Non bastano nemmeno tre ordinanze proibizioniste a placare l'ira dei perbenisti e bigotti ternani. Ora spunta pure un comitato cittadino, "Vivere il centro storico", che - senza nemmeno indicare un referente - spara a zero su quella che definisce la "Movida" ternana in un comunicato a tratti delirante: "Ridotto ormai ad un deposito a cielo aperto di tavoli, sedie, ombrelloni e stufe stiamo assistendo indignati, allo scempio che l'amministrazione sta portando avanti nel centro storico, dove vie, vicoli e piazze sono ormai totalmente occupate dai tavoli dei locali, sia di giorno che di notte, impedendo la libera circolazione dei cittadini. I residenti del centro devono subire una tale schifezza. L'amministrazione ormai gestisce come una cosa propria il bene comune e interpone gli interessi di alcune categorie a danno di altre. La situazione si è aggravata negli ultimissimi anni, poiché l'amministrazione non è stata in grado di regolare il fenomeno della movida o non ha garantito il rispetto delle regole esistenti, a causa della scarsità dei controlli, da molti gestori dei locali. Un fenomeno notturno che va in scena dalle 10 di sera fino alle 3-4 della mattina, trasformando una zona densamente abitata in una specie di discoteca. Il disturbo delle occupazioni è un reato previsto e sanzionato dall'articolo 659 del nostro codice penale e il disturbo della quiete pubblica è un illecito civile. Ad oggi nessuna forza politica ha sentito il bisogno di spendere una parola in favore dei diritti delle persone che risiedono nel centro storico. Le nostre proposte sono ormai note: una moratoria al rilascio di nuove autorizzazioni di occupazione di suolo pubblico; la cessazione della musica comunque percepibile all'esterno dei locali alle 23,00; la cessazione della somministrazione di bevande all'esterno dei locali tutte le sere alle 24,00; l'introduzione di giorni di riposo (almeno due la settimana) dove la somministrazione di bevande ai tavoli all'aperto e musica siano totalmente vietate; la creazione di più spazi culturali, utilizzando le piazze e le vie del centro storico. Sono richieste sensate, in linea con l'orientamento che si va affermando in tutte le metropoli europee".
Tutto questo in una città come la nostra, in cui non si riesce ancora a trovare un sistema di raccolta differenziata che funzioni; in cui centinaia di macchine - probabilmente dei tranquilli residenti del centro storico - sfrecciano a forte velocità in tutte quelle "vie, vicoli e piazze" che solo formalmente vengono classificate dall'amministrazione comunale come zone APU (Aree Pedonali Urbane) nelle quali è sicuramente più giusto tenere dei tavolini o veder passeggiare delle mamme con i carrozzini; in cui dalla domenica al giovedi, dopo le 22,00 è difficile incontrare qualcuno.
Non prendo nemmeno in considerazione le ridicole richieste del comitato.
Credo che l'amministrazione comunale debba aprire al più presto un percorso partecipato aperto - oltre che alla Confcommercio - a tutti, dalle associazioni giovanili del territorio a quelle dei residenti...
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