lunedì 23 maggio 2011

BERLUSCONI A RETI QUASI UNIFICATE: PER L'AGCOM HA VIOLATO I REGOLAMENTI ELETTORALI, MULTATI TG1, TG2 (E IO PAGO!!!), TG4, TG5 E STUDIO APERTO


L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ha deciso di comminare multe ai notiziari che "nella giornata di venerdi 20 maggio", "in prime time" hanno intervistato il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi (TG1, TG2, TG4, TG5 e Studio Aperto). Al TG1 e al TG4 la sanzione è quella massima prevista 258.230,00 Euro, in quanto recidivi, per gli altri la singola sanzione ammonta a 100.000,00 Euro.
E io pago, dunque. Si, perché la Rai dovrà sborsare per questo scherzetto ben 358.230,00 Euro!!!
Ecco il testo del comunicato stampa diramato dall'Agcom:
"La Commissione servizi e prodotti dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni nella sua riunione odierna, ha esaminato, anche alla luce degli esposti presentati, la situazione determinatasi nella giornata di venerdi 20 maggio, nella quale si è avuta la trasmissione, in prime time, da parte dei notiziari TG1, TG2, TG5, TG4 e Studio Aperto, di interviste al Presidente del Consiglio.
Sul punto l'Autorità aveva chiesto lo scorso 21 maggio chiarimenti urgenti alle emittenti interessate. Considerate le osservazioni pervenute da RAI e Mediaset, la Commissione ha ritenuto che le interviste, tutte contenenti opinioni e valutazioni politiche sui temi della campagna elettorale, ed omologhe per modalità di esposizione mediatica, abbiano determinato un violazione dei regolamenti elettoali emanati dalla Commissione parlamentare di Vigilanza e dall'Agcom. La Commissione ha pertanto deliberato, a maggioranza, di comminare a TG1 e TG4 la sanzione nella misura massima prevista dalla legge (258.230 euro), in quanto recidivi, e sanzioni di 100 mila euro ciascuno a TG2, TG5 e Studio Aperto.
L'Autorità ribadisce che vige il dovere di equilibrio e completezza di informazione fino alla conclusione della campagna elettorale con i ballottaggi in corso.
L'Autorità ha infine chiarito che il divieto di diffusione di sondaggi sulle intenzioni di voto rimane in vigore su tutto il territorio nazionale fino allo svolgimento del secondo turno delle elezioni amministrative".

Le Reazioni:
  • Maurizio Migliavacca, Pd: "La multa che l'Agcom ha comminato ai telegiornali della Rai e, in particolare al Tg1 di oltre 250 mila euro, è una vera e propria 'tassa Minzolini' che gli italiani ora saranno costretti in qualità di abbonati a pagare. Una tassa che nasce dall'arroganza e dalla volontà di occupazione del presidente del Consiglio della televisione pubblica e non solo". "Oltre al danno di un mancato pluralismo - conclude Migliavacca - per gli italiani arriva anche la beffa di una multa che sarà di fatto pagata dai contribuenti italiani. Dato che Minzolini sa bene quello che fa forse sarebbe il caso che la Rai si rivalesse nei suoi confronti";
  • strepita Mediaset: "Mediaset - si legge nella nota - è allibita per le sanzioni decise oggi dall'Agcom contro le quali ricorrerà immediatamente al TAR". "Con questa decisione l'Autority impedisce di fatto alle televisioni di fare il proprio mestiere di informazione e in questo modo diventa parte anziché arbitro, come la legge vorrebbe, del confronto politico";
  • Daniele Capezzone, portavoce PdL: "La decisione di oggi relativa ai tg Rai e Mediaset ha un unico, chiaro effetto: quello di mettere seriamente a rischio la credibilità dell'Agcom. A meno di ritenere, come la sinistra sembra fare, che le tv possano sentire e intervistare chiunque, tranne il presidente del Consiglio";
  • Antonio Di Pietro, IdV: "L'Italia dei Valori presenterà domani stesso un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale. E' assurdo che i cittadini paghino di tasca loro per le violazioni commesse dai responsabili dei Tg del servizio pubblico che ubbidiscono ai diktat di Palazzo Chigi e non informano correttamente gli italiani".
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