venerdì 1 luglio 2011

(RICICLAGGIO) IL PROCURATORE CARDELLA IN AUDIZIONE ALLA COMMISSIONE D'INCHIESTA SULLE INFILTRAZIONI MAFIOSE IN UMBRIA: "SI HA LA QUASI CERTEZZA DELL'ESISTENZA DEL FENOMENO, MA NON LE PROVE TANGIBILI"

Il Procuratore della Repubblica di Terni, Fausto Cardella

Nel corso dell'audizione in Commissione d'inchiesta sulle infiltrazioni criminali in Umbria, il procuratore della Repubblica di Terni, Fausto Cardella, ha dichiarato che "nel nostro territorio non registriamo la presenza di associazioni criminali, che sono situate altrove, semmai di alcune propaggini di esse". Ma il procuratore afferma anche: "Non si deve confidare solo su magistratura e forze dell'ordine nella lotta alle infiltrazioni mafiose in Umbria, quindi contiamo sull'aiuto che la Commissione d'inchiesta in Consiglio regionale potrà darci".
Controlli su cave e cantieri
"Il prefetto ha disposto controlli su cave e cantieri che hanno portato ad accertare la presenza di numerosi lavoratori 'a cottimo' dalle più disparate provenienze geografiche. Tali controlli hanno dato esito positivo, non facendo emergere situazioni significative, ma non possiamo abbassare la guardia. Inoltre nel carcere di Terni ci sono presenze 'importanti' che comportano flussi di arrivi di visitatori, amici e parenti che spesso si installano in zona, generando altre situazioni 'a rischio', che comunque si possono risolvere, se necessario, con il trasferimento del detenuto".
Situazione ternana
"Per quanto riguarda il territorio ternano, sono pochi i provvedimenti giudiziari al riguardo, ma questo non può far escludere che ci siano fenomeni sommersi da far emergere. Non dobbiamo enfatizzare per non creare allarmismi, ma nemmeno minimizzare i fenomeni, perché si abbasserebbe la guardia".
Riciclaggio e usura
"si ha la quasi certezza dell'esistenza del fenomeno, ma non le prove tangibili. Le banche segnalano movimenti di denaro più consistenti e noi facciamo accertamenti ma, al momento, non ci sono reati. L'usura? E' un canale privilegiato per il riciclaggio, in quanto reato tipicamente sommerso, difficile da scoprire se non ci sono denunce, ma non è detto che sia sempre sintomo di infiltrazione mafiosa, essendo un fenomeno antico".
Conclusioni
"Il territorio di Terni e provincia è ancora una zona 'felice' per l'eventuale svolgimento di attività criminose, dove si può facilmente 'restare nell'ombra', quindi occorre un alto livello di sorveglianza e attenzione".


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