mercoledì 29 giugno 2011

(GOVERNO) MANOVRA: TASSA SUI SUV E TRANSAZIONI FINANZIARIE, NUOVI TAGLI AD AMMINISTRAZIONI LOCALI E PROCESSO BREVE


Tra le misure previste per la nuova manovra finanziaria, le novità di oggi sono:

  • tagli per ulteriori 9 miliardi in due anni per regioni e comuni;
  • imposta di bollo dello 0,15% sulle transazioni finanziarie;
  • potenziamento delle indagini finanziarie;
  • tassazione separata sull'attività di trading speculativo delle banche con aliquota al 35%;
  • (Superbollo sui SUV e auto potenti) tassa addizionale per gli autoveicoli con potenza superiore a 125 Kw;
  • (spesometro) obbligo del venditore di registrare il codice fiscale del cliente che effettua acquisti al di sopra dei 3.600 euro;
  • norme sul processo breve.
Le reazioni:
  • Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica: "Bisogna avere fiducia nell'Italia per creare le condizioni di una convergenza che è necessaria in vista degli sforzi che ci attendono, a cominciare dalla manovra di rientro dal debito";
  • Anna Finocchiaro, presidente del gruppo Pd al Senato: "Se, come sempre, il governo ha intenzione di fare da solo, scaricando la parte più consistente della manovra al 2013-2014, i sacrifici lacrime e sangue al termine della legislatura, vuol dire che farà prevalere le esigenze della maggioranza sugli interessi generali del Paese e francamente questo non mi pare serio. Io ho fatto parte di governi che si sono presi fino in fondo la responsabilità di fare scelte impopolari ma indispensabili per il bene dell'Italia";
  • Stefano Fassina, responsabile Economia e Lavoro del Pd: "PdL e Lega, i campioni del federalismo, portano domani in Cdm una manovra di 47 mld di euro con interventi pesantissimi sugli enti territoriali, senza neanche incontrare la Conferenza dei Presidenti delle Regioni, l'Upi e l'Anci";
  • Angela Napoli, capogruppo Fli in Commissione Giustizia alla Camera, ha definito "grave, scandaloso e inaccettabile quanto sembrerebbe emergere dalla bozza della manovra finanziaria, circa l'inserimento sotto il titolo 'Processo civile ed altre disposizioni per la maggiore efficienza della giustizia', disposizioni relative al cosiddetto 'processo breve', cui la maggioranza aveva detto di rinunciare". "La manovra - continua l'esponente finiano - non configura tagli, non presenta misure per lo sviluppo, tuttavia rispuntano norme 'ad personam', che nel corso della legislatura corrente sono apparse sempre quale unica ossessione del premier. L'efficienza della giustizia la si promuove attraverso adeguati interventi finanziari, utili a sensibilizzare l'informatizzazione dei servizi, ed attraverso l'adeguamento di organici e mezzi, non sicuramente attraverso provvedimenti che non rendono uguali tutti i cittadini di fronte alla legge";
  • Antonio Di Pietro, leader Idv, parla di "manovra criminale perché realizza una truffa. A fronte di esigenze europee che si trovino 40 miliardi certi e subito per far quadrare i conti, loro scrivono sulla carta 40 miliardi, ma dicono che troveranno i soldi dopo le elezioni, così se vincono o perdono, hanno fregato i voti degli elettori", "la manovra è doppiamente criminale - continua Di Pietro - perché non solo truffa sul piano dei conti, ma soprattutto inserisce norme che nulla hanno a che vedere con la quadratura dei conti, serve a far passare l'ennesima legge ad personam, nonostante 27 milioni di cittadini abbiano detto di non volerne più sapere";
  • Lorenzo Cesa, segretario UdC: "In modo irresponsabile si rinvierà tutto di due anni rischiando di portare il Paese nel baratro";
  • Italo Bocchino, Fli: "la formulazione della manovra economica rateizzata e postdatatam sostanzialmente a dopo le elezioni politiche, è la prova più lampante della paralisi dell'attività di governo";
  • Camusso, segretaria CGIL: "Una manovra insostenibile, ci mobiliteremo". "Siamo molto preoccupati dell'impatto della manovra sul Paese, recessiva per la difficoltà di ripresa dell'attività e dell'occupazione e la bassa crescita che provocherà un continuo inseguimento del debito", "c'è un'idea di depressione del Paese e di peggioramento delle condizioni sociali dei più deboli - ha concluso la Camusso";

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