Ormai è ufficiale. La decisione della Basell di rifiutare l'offerta presentata dalla newco guidata da Novamont per acquisire il sito produttivo ternano è stata comunicata ufficialmente dal presidente della Basell Europa, Bob Pattell. La notizia è stata diffusa in una conferenza stampa indetta dal Sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, dall'Assessore regionale allo Sviluppo economico, Gianluca Rossi, e dal presidente della Provincia di Terni, Feliciano Polli, dopo un incontro con le forze sindacali che hanno annunciato la mobilitazione.
Gianluca Rossi, Assessore regionale allo Sviluppo economico "Nella comunicazione si fa riferimento all'impossibilità della multinazionale di accogliere al momento la proposta in quanto ritenuta, dopo un'attenta analisi, non compatibile con la politica industriale strategica legata alla produzione di polipropilene. Quello della Basell non sembra dunque un rifiuto di natura economica, quanto piuttosto legato al fatto che la continuazione della produzione di polipropilene nel sito contrasterebbe con le strategie complessive della multinazionale americana. Non ci sembra un comportamento corretto nei confronti della comunità ternana". "Il ministero dello Sviluppo economico e quello degli Esteri - ha continuato l'Assessore - ora prendano le loro iniziative perché le trattative si sbloccano a quel livello. Se necessario si chiami l'ambasciatore americano a Roma e gli si chieda perché Basell torna al punto di partenza".
Di Girolamo: Stati generali della città, rilancio della vertenza Terni a livello nazionale
Per il Sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, "il comportamento della multinazionale, anche per come è stata trasmessa la comunicazione, cioè per posta, è censurabile. Noi metteremo in campo tutte le iniziative necessarie a riprendere la lotta sospesa durante la trattativa e accompagnare i lavoratori. Lunedi convocherò gli stati general della città per rilanciare il tema della vertenza Terni a livello nazionale e richiamare il governo alle sue responsabilità, perché si attivi con gli strumenti idonei e dovuti. C'è bisogno di un cambio di passo e di strategia".
Stufara: Governo assente, è giunto il momento per la politica di sostenere la lotta
Il consigliere regionale di Rifondazione Comunistaiano Stufara, attacca il governo: "Oltre a dimostrare ancora una volta lo strapotere delle multinazionali, il rifiuto da parte di Basell dell'offerta di acquisto avanzata da Novamont evidenzia come il Governo nazionale non abbia fatto praticamente nulla per consentire una soluzione positiva della vicenda, sulla quale in queste settimane si è fatta calare una vera e propria cortina fumogena". Per Stufara "da Berlusconi e la sua accolita, sempre più forte con i deboli e debole con i forti, non ci si può aspettare nulla di positivo per il mantenimento dei posti di lavoro, l'innovazione produttiva, la conversione tecnologica", "è finito il tempo dei convenevoli con Basell, la cui condotta richiede ormai una reazione, da parte delle forze del lavoro, e da chi rappresenta la comunità, adeguata all'offesa che viene loro arrecata. Bene dunque l'annuncio della mobilitazione sindacale, e bene qualsiasi iniziativa che i lavoratori intenderanno intraprendere per difendere dignità e diritti". La conclusione dell'esponente della Federazione della Sinistra suona come una minaccia "è giunto il momento per la politica e in particolare per i rappresentanti delle istituzioni, di sostenere con ogni mezzo la lotta che si va delineando, senza timore di violare, se necessario, recinti del polo chimico e la proprietà privata di Basell, a cui non si possono e non si devono sacrificare i destini di centinaia di lavoratori e delle loro famiglie".
Nessun commento:
Posta un commento