"Ha vinto il Sistema. Quello che ti fa scendere in piazza perché hai vinto tu, ma alla fine vince sempre lui. Che trasforma gli elettori in tifosi contenti che finalmente ha vinto la sinistra o alternativamente, ha vinto la destra". Questo è l'attacco del nuovo post di Beppe Grillo "L'Italia di Pisapippa" apparso oggi sul suo blog. Queste le parole usate dal comico genovese per descrivere la sua qualunqustica visione dell'Italia; parole che sembrano tornate da un passato lontano. Da quanti anni non si leggeva la parola 'Sistema'?
"Qualcuno ha detto al Pdmenoelle che 'E' facile vincere con i candidati degli altri'. Già ma chi sono gli altri?" si domanda Grillo. La risposta è l'accusa ai nuovi Sindaci di Milano e Torino e al presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola: "Pisapia avvocato di De Benedetti, tessera pdmenoelle numero UNO (che ha per l'ingegnere svizzero gli stessi effetti taumaturgici della mitica monetica di Zio Paperone), Fassino deputato a Roma e sindaco a Torino che vuole la militarizzazione della val di Susa? Vendola che costruisce inceneritori insieme alla Marcegaglia, destina 120 milioni di euro di denaro pubblico della Regione Puglia alla fondazione San Raffaele di Don Verzé, padre spirituale di Berlusconi e mantiene privata la gestione dell'acqua?".
Quindi il padre del Movimento a 5 stelle mette alla prova Pisapia: "Se Pisapia fermerà almeno la costruzione mostruosa dell'EXPO 2015 insieme a quella di City Life, chiuderà gli inceneritori, taglierà del 75% gli stipendi degli assessori comunali, mi ricrederò, pensate che lo farà?".
Non poteva mancare un attacco al Partito democratico: "Ha vinto il Pdmenoelle, lo stesso che ha garantito per 18 anni a Berlusconi 'una vita che non è mai tardi', che ha permesso lo Scudo Fiscale, votato l'indulto, che non ha reso possibile l'accorpamento tra elezioni amministrative e referendum (bastava un solo voto, ma erano assenti 10 pdmenoellini, tra cui Fassino, e 2 Idv, pensate che sia un caso?), che ha regalato tre frequenze nazionali pubbliche a Berlusconi chiedendo in cambio solo l'uno per cento del fatturato, che non ha fatto la legge sul conflitto di interessi quando era al governo e neppure ha modificato la legge porcata di Calderoli".
Insomma il padre del Movimento 5 stelle attacca tutte le componenti della sinistra attraverso il modo più facile per fare politica: l'anti-politica.
Con dosi massicce di demagogia, candida la sua giovane creatura a forza anti-sistema. Almeno apparentemente contro tutto, evidenzia i problemi degli altri ma non vede i suoi limiti. Nella seconda parte del Blog scrive: "A leggere i giornali sembra che il Movimento 5 Stelle sia stato cancellato dalla politica, spazzato via dal nuovo che avanza".
Il Movimento 5 Stella ha raggiunto risultati eccezionali e sicuramente è vero che molti giornali li abbiano messi un pò in ombra. Ma d'altronde, per una forza anti-sistema questa sottovalutazione non dovrebbe essere un vanto?
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