Il Prof. Giovanni Bollea si è spento oggi, alle ore 18, al Policlinico Gemelli dopo un lungo ricovero. Classe 1913, studioso ed ispiratore della moderna neuropsichiatria infantile italiana del dopoguerra, docente dell'Università "La Sapienza" di Roma.
Anche se malato da lungo tempo, è rimasto fino all'ultimo strenuo difensore dell'istituto da lui fondato e diretto per decenni a via dei Sabelli a Roma, e dei suoi piccoli pazienti.
Uno dei meriti più importanti e riconosciuto a livello internazionale è l'introduzione di terapie non farmacologiche e non violente per i bambini con problemi psichiatrici.
Nel 1993 esce il film di Francesca Archibugi "Il Grande Cocomero" che ben rappresenta il lavoro del grande studioso e descrive la vita dei ragazzini di via dei Sabelli e degli operatori che ci lavorano.
Nel 2003 Bollea ha ricevuto la laurea honoris causa in Scienze dell'educazione all'Università di Urbino, nel 2004 il premio alla carriera al Congresso mondiale di psichiatria e psicologia infantile di Berlino. Membro del Comitato d'Onore del Premio Unicef-dalla parte dei bambini sin dalla sua istituzione nel 1999.
Fra i libri più conosciuti tra i tanti, "Le madri non sbagliano mai" e "Genitori grandi maestri di felicità".
La camera ardente verrà allestita in Campidoglio nella Sala della Protomoteca, martedi dalle ore 10.
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Reazione commossa di Antonello De Pierro alla morte del professor Giovanni Bollea
Scritto da Redazione
Domenica 06 Febbraio 2011 21:49
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Il presidente dell’Italia dei Diritti: “La sua scomparsa è una perdita inestimabile nel panorama scientifico-culturale e depaupera fortemente il patrimonio delle eccellenze nel campo delle risorse umane di concetto del nostro paese”.
Roma – “La scomparsa del professor Giovanni Bollea è una perdita inestimabile nel panorama scientifico-culturale italiano e mondiale, e depaupera fortemente il patrimonio delle eccellenze nel campo delle risorse umane di concetto del nostro paese”.
E’ questa la prima commossa reazione del presidente dell’Italia dei Diritti Antonello De Pierro alla notizia della dipartita del padre della neuropsichiatria infantile Giovanni Bollea, avvenuta oggi alle 18,00 presso il Policlinico “Agostino Gemelli” di Roma a seguito di un lungo ricovero.
“Quando se ne va uno come Bollea – continua il leader del movimento extraparlamentare – è come se bruciasse un archivio di conoscenza e tutti dobbiamo sentirci culturalmente più poveri, non solo quelli che, come me, hanno avuto la fortuna di potersi nutrire in qualche occasione al banco del suo scibile. Negli ultimi anni l’ho incontrato in più occasioni, l’ultima a casa sua a Roma in via Salaria, poco più di un anno fa in occasione del suo compleanno, dove, presente anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, animato al contempo di sentimenti di tenerezza e ammirazione, scambiai con lui diverse battute, nella cui circostanza mostrò una lucidità di pensiero eccezionale, nonostante l’età e una salute ormai malferma”.
Riferendosi poi alla rivoluzione apportata dal noto professionista nel campo della neuropsichiatria infantile De Pierro conclude: “La notizia mi ha invaso di tristezza, ma mi incoraggia il fatto che egli non morirà mai, ma continuerà a vivere attraverso la sua preziosa opera, che ha cambiato per sempre il destino di molti bambini, i quali amava teneramente considerare come tanti suoi figli, in un intreccio di storie difficili a cui spesso sono state spalancate le porte dell’ottimismo e del lieto fine. Il rammarico è che avrebbe potuto dare ancora qualcosa di importante al nostro tessuto socio-culturale. Alla moglie Marika giungano le condoglianze mie personali e di tutto il movimento che presiedo”.
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