Dal primo convegno dei 'responsabili', organizzato a Roma dall'On. Scilipoti (ex Idv), Silvio interviene in mattinata in collegamento telefonico: "Riformeremo il fisco con una grande operazione che permetterà di avere un unico codice fiscale e che ridurrà il prelievo delle imprese", "Andare al voto ora sarebbe un grave danno". Poi, nel pomeriggio, interviene - sempre telefonicamente - ad un incontro organizzato a Milano dall'On. Pionati (ex Udc) sparando a zero sulla magistratura e la Corte Costituzionale: "Quando il Parlamento fa una legge non deve esserci più la possibilità di avere il pm che impugna e la Corte Costituzionale che la abroga in osservanza dei desideri del pm".
Dichiarazione eversiva quella del presidente del Consiglio che continua sulla questione della durata dei processi: "non si può continuare ad accettare che un cittadino sottoposto a processo e assolto possa essere richiamato in Appello o in Cassazione. I Pm lo fanno sempre per puntiglio o per antipatia personale o politica", per "rovinare la vita delle persone nei gironi infernali dei processi". "E' una legge - continua Berlusconi riferendosi sempre alla durata dei processi - che avevamo già fatto ma come per tutte le leggi che non piacciono ai pm, i pm le impugnano e le portano davanti alla Corte Costituzionale, formata da 11 giudici provenienti dall'area di sinistra e solo quattro da destra, e l'hanno abrogata. Questa è una cosa che non possiamo più accettare".
Sempre di fronte alla platea dei 'responsabili', dopo aver discettato di giustizia il presidente del consiglio si definisce "sereno" e "innocente" relativamente alle nuove accuse e dichiara "ho la pelle dura e sono assolutamente convinto che sia necessario continuare a portare avanti il mio impegno politico", quindi spara i suoi sondaggi "secondo il sondaggio di Euromedia sono al 51%. Pdl, Lega e Destra al 45%, quindi assolutamente vincenti. E questo ci dà fiducia".
La formula è sempre la stessa e dimostra che la campagna elettorale è già iniziata. Gli attacchi alla magistratura continuano "sono assolutamente sicuro che verrò fuori con il segno dell'innocenza e l'assoluzione più completa perché il fatto non sussiste, l'ho giurato su figli e nipoti, quindi vado avanti assolutamente sereno". Gli attacchi a Fini: "quando noi portavamo queste riforme a Gianfranco Fini lui le bocciava in partenza perché era sempre e comunque dalla parte dei magistrati, di certi magistrati. E quindi non abbiamo potuto farle", e le intercettazioni "quando siamo al telefono nessuno di noi ha più la certezza di non essere spiato. Nessuno di noi ha più la certezza dell'inviolabilità di ciò che dice e questo significa che non viviamo in uno Stato veramente libero. questo deve essere cambiato assolutamente". Poi promesse e varietà:
"presenteremo al prossimo Consiglio dei ministri un piano straordinario per dare, come si dice, una frustata al cavallo dell'economia. Abbiamo vissuto una crisi economica che ancora non è passata", il nuovo piano promette "comprende nuove leggi per liberalizzare le attività economiche, a cominciare dalla revisione dell'articolo 41 della Costituzione, e anche nuove norme per il rilancio del Sud, con l'obiettivo di arrivare entro 5 anni a un incremento importante. Faremo una riforma dei servizi pubblici locali e cercheremo di smantellare la mentalità statalista e assistenzialista". Poi le battute e le gag anche per sdrammatizzare il 'Bunga bunga": "Sono ad Arcore e stasera ho un bunga bunga da organizzare. Ho un compito improbo: fare casting, che non è affatto piacevole come compito".
Apertura alla destra di Storace a fermo posta: Berlusconi amplia la schiera delle alleanze anche in vista delle prossime elezioni ed anche per risolvere qualche problemino locale (Roma) assicurando un posto da sottosegretario anche a 'La Destra' di Francesco Storace (ex Msi, ex An, ex governatore del Lazio, ex ministro della Sanità) che pure non ha alcun seggio parlamentare. Nella lettera si legge: "Considero la Destra che tu hai fondato un alleato importante, oggi per il proseguo dell'attività di governo, domani in una comune battaglia elettorale per sconfiggere ancora una volta questa sinistra demagogica".
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