Sono trascorsi molti, troppi anni. Era il 28 maggio 1974, io non ero ancora nato, quando una bomba esplose in piazza della Loggia a Brescia. Otto furono le persone uccise ed un centinaio i feriti.
Siamo alla terza istruttoria dello stesso processo e, dopo trentasei anni, non c'è alcun colpevole. Di oggi a notizia delle assoluzioni degli ex terroristi di destra (Ordine Nuovo) Delfo Zorzi e Carlo Maria Maggi, del collaboratore dei servizi segreti Maurizio Tramonte e per il generale dei Carabinieri Francesco Delfino, per i quali la procura aveva chiesto l'ergastolo. Assolto anche l'ex segretario del Msi e fondatore di Ordine Nuovo, Pino Rauti, per il quale la stessa Procura aveva chiesto l'assoluzione.
La sentenza fa riferimento all'art. 530 comma 2 del Codice di procedura penale, quindi per mancanza di prove.
Federico Sinicato, avvocato di parte civile al processo, ha così commentato: "La possibilità di ricorrere in appello c'è sempre, però la mia esperienza nell'ambito dei processi per le stragi degli anni Settanta mi porta a pensare che i processi d'appello non sono adatti a giudicare fatti di questo tipo". "Se i giudici di primo grado - ha aggiunto - che hanno avuto la percezione diretta delle prove e dei testimoni, che per due anni hanno vissuto e convissuto con il processo, non se la sono sentita, è molto difficile che i giudici di appello, che leggono solo le carte, possano arrivare a una valutazione diversa".
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