"Il Paese è fermo e dilaniato da mille polemiche e ha ragione la presidente della Confindustria: il nostro esecutivo stenta ad indicare le linee di ripresa", queste parole sono state pronunciate dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, in una manifestazione organizzata al teatro Adriano di Roma da uno dei circoli di Futuro e Libertà.
Per Fini "anziché risparmiare cento con tagli da dieci dobbiamo indicare settori in cui investire e non solo quelli in cui tagliare", "la nostra economia non sarà mai competitiva in termini di quantità. Possiamo essere competitivo solo in termini di qualità. L'alta tecnologia, il sapere applicato alla produzione. In una società come la nostra in cui le imprese sono tutte medio-piccole non si può pensare che si accollino anche spesa tecnologica. O è competenza delle Stato o le nostre imprese saranno indebolite sul piano della qualità. Farlo è indispensabile per i nostri figli e per i nostri cervelli".
"Possibile - ha continuato il presidente della Camera - che l'Italia non riesca a trovare risorse che al contrario saltano fuori quando la Lega batte i pugni sul tavolo per difendere 200 ultrà delle quote latte?".
"C'è una questione sociale che ogni giorno di più morde, possibile che gli amici della maggioranza non lo capiscano? E' sempre colpa dell'opposizione e dei complotti? No. La smettano di dire che è colpa dei giornali, della sinistra, della magistratura", "Se l'Italia non esce dalla propaganda affonda in una palude".
Ad una domanda sul possibile ostruzionismo del gruppo parlamentare di Futuro e Libertà sull'attività di Governo, Fini ha risposto: "Interdizione sul pacchetto fiscale? No, perché non è stato presentato. Interdizione sul piano per il Mezzogiorno? No, perché non è stato presentato. Interdizione sulle leggi che servono unicamente per Berlusconi? Si". "L'Italia merita di più di quello che attualmente ha. Siamo così presuntuosi da pensare di poter offrire agli italiani risposte diverse", "il presidente del Consiglio metta la testa sui problemi reali. Se lo farà non gli faremo mancare i nostri suggerimenti e le nostre proposte".
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