All'audizione del Collegio dei Revisori dell'Agenzia Umbria Sanità, Massimo Sorbara, Paolo Sebastiani e Gian Luigi Bernelli, al Comitato di Vigilanza e Monitoraggio della Regione dell'Umbria, è emerso che tale Collegio "insediatosi nel novembre 2009 su nomina del Consiglio regionale, ad oggi non ha svolto attività formali di controllo sui bilanci e la contabilità dell'Agenzia" (ASCA).
Le reazioni:
Fiammetta Modena, Pdl: "Dopo due ore di confronto è emerso che il Collegio dei revisori dei conti dell'Agenzia Umbria Sanità non ha mai espresso un parere sui bilanci della medesima", "Il Collegio - ha continuato - si è insediato nel novembre 2009 ed i revisori hanno fatto solo una riunione nella quale hanno preso atto che l'Agenzia non era ancora passata da un sistema di contabilità pubblica a un sistema di contabilità di tipo privatistico. In attesa della soluzione di questo problema affidato ad una consulente esterna, il collegio dei revisori non ha espresso pareri né certificato bilanci. In questo quadro kafkiano si è formato un corto circuito che ha provocato una assoluta assenza di verifica e di controllo". "La confusione è ulteriore per tre motivi: il presidente del Collegio dei revisori, residente a Roma, è rimasto incerto per mesi se mantenere o meno l'incarico troppo oneroso. Gli altri due membri del collegio hanno formalizzato il loro disagio con nota scritta poiché di fatto si era venuta a creare una situazione di completo e totale immobilismo. Per la cronaca il presidente del Collegio si è dimesso il 12 ottobre. Il direttore dell'Agenzia ha chiesto il parere sui bilanci consultivi 2008/2009. Parere che il Collegio dei revisori non era in condizione di fornire poiché non gli venivano trasmessi i documenti necessari per tale esame. In conclusione il bilancio 2008, fatto quando ancora i revisori non erano in carica, non ha un parere 'successivo' dei revisori. Il bilancio 2009 non è stato sottoposto all'attenzione dei medesimi, né il collegio era in condizione di riunirsi".
Gianluca Cirignoni, Lega Nord: "Preoccupazione e stupore per quanto riportato dal presidente dell'organo di controllo, il quale ad inizio audizione ha subito precisato di essersi dimesso da tale carica il giorno 12 ottobre", "dalle dichiarazioni del presidente del Collegio dei revisori dei conti - continua - risulta che il collegio stesso non ha, di fatto, mai svolto il proprio ruolo di controllo e revisione, che i bilanci 2008 e 2009 non sono stati certificati dal collegio medesimo, il quale non ha mai operato con atti formali e registri, ma solo con comunicazioni verbali".
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