giovedì 15 luglio 2010

IGNAZIO MARINO: OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI "COME I MANICOMI DI UN SECOLO FA"



Il senatore Ignazio Marino (PD), presidente della Commissione d'inchiesta sul Servizio Sanitario sta conducendo, con una delegazione di parlamentari, una ispezione nei sei ospedali psichiatrici giudiziari. "La situazione peggiore nell'Opg di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) ispezionato l'11 giugno scorso". 
"Mi è sembrato - scrive il senatore sul suo sito - di fare un salto indietro, nell'Ottocento. Celle luride e affollate, internati seminudi sotto l'effetto di dosi massicce di psicofarmaci, assenza di medici e anche un caso di contenzione su un letto ereditato forse dai manicomi qualche secolo fa (di quelli con un buco in mezzo per la caduta degli escrementi). Ecco cosa ho visto durante una ispezione (nell'ambito di una inchiesta della Commissione d'inchiesta sul servizio sanitario nazionale) nell'ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina. Quell'uomo era scarsamente sedato, perchè in grado di rispondere, coperto da un lenzuolo ma completamente nudo, con polsi e caviglie strettamente legati alle assi metalliche del letto. L'ospedale psichiatrico dipende ancora dal ministero della Giustizia, dato che il governo siciliano non ha recepito il passaggio di competenze al ministero della Salute: la situazione è inaccettabile perché è come se la nuova normativa non esistesse, visto che la regione Sicilia non l'ha recepita. E' come se fosse fuori dallo Stato. La risposta che oggi pomeriggio è arrivata dall'assessorato siciliano alla Salute è burocratica e impersonale: evidentemente lì nessuno si è preso la briga di entrare nell'unico ospedale psichiatrico giudiziario della regione".

Nunziante Rosania, direttore della struttura, ha spiegato: "in sette anni il budget è stato più che dimezzato e l'istituto è rimasto in mezzo al guado, in attesa del passaggio della sanità penitenziaria del ministero della Giustizia al Servizio Sanitario Nazionale". 

La Regione Sicilia afferma di non avere "ancora nessuna competenza nella gestione della medicina penitenziaria perché è in attesa delle decisioni della commissioni paritetica Stato-Regioni". 

Il gruppo coordinato dal senatore Marino ha ispezionato i sei Opg italiani (Aversa, Napoli Sant'Eframo, Reggio Calabria, Castiglione delle Stiviere, Barcellona Pozzo di Gotto e Montelupo Fiorentino). In quello di Aversa, è stato ricontrato nell'inchiesta, i detenuti sono costretti a conservare l'acqua nei water per tentare di mantenerla fresca. 

In queste strutture ben 1.305 persone su un totale di 1.535 sono internate quindi non scontano una pena per un reato commesso ma sono recluse in ragione di una dichiarazione di pericolosità. Questo particolare istituto giuridico è già all'esame del Comitato per la prevenzione della tortura del Consiglio d'Europa. 

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