lunedì 5 ottobre 2009

SESSANTACINQUESIMO ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI MARZABOTTO E DELL'ECCIDIO DI MONTE SOLE, PER NON DIMENTICARE




"La nostra pietà per loro significhi che tutti gli uomini e le donne sappiano
vigilare perchè mai più il nazifascismo risorga"
(Lapide al cimitero di Casaglia)
Quest'anno ricorre il sessantacinquesimo anniversario delle stragi di Marzabotto e di Monte Sole, quell'insieme di stragi compiute dalle truppe naziste in Italia tra il 29 settembre ed il 5 ottobre 1944 nel territorio di Marzabotto - appunto - e nelle colline di Monte Sole in provincia di Bologna nell'ambito di un'azione di rastrellamento contro la formazione partigiana Stella Rossa.
Ieri a Bologna è stato celebrato l'anniversario con l'orazione del Sindaco di Venezia Massimo Cacciari. Prima dell'orazione c'è stata la deposizione delle corone di fiori al sacrario delle quasi ottocento vittime ed il Sindaco di Marzabotto Romano Franchi ha letto il messaggio inviato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: "Con animo commosso sono idealmente vicino a tutti i partecipanti alla solenne commemorazione", "in quei giorni giunse al culmine la tragedia dell'oscuramento della ragione e perfino dell'umana pietà, tanto fu il feroce accanimento contro uomini e donne inermi, contro poveri bambini innocenti. Il loro sacrificio non è stato inutile: la lunga consapevole resistenza popolare contro il nazifascismo ha consentito al nostro Paese di avviarsi su un cammino di libertà e di democrazia, di cui è garante la Costituzione della Repubblica. A Marzabotto, 'città messaggera di pace', spetta il compito di custodire e tramandare, specialmente ai giovani, i segni della storia e della memoria, le idealità ed i valori che animarono le azioni e le scelte di allora e che ancora oggi ci accomunano nel rifiuto di ogni forma di sopraffazione e di violenza. Ai familiari delle vittime di guerra, con un affettuoso abbraccio, il mio partecipe e solidale saluto".
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