La Corte Costituzionale boccia il lodo Alfano per violazione dell'art. 3 della Costituzione (principio di uguaglianza) e dell'art. 138 della Costituzione, vale a dire l'obbligo di far ricorso a una legge costituzionale e non ordinaria come quella usata dal 'lodo' per sospendere i processi nei confronti delle quattro più alte cariche dello Stato.
I vertici del Pdl si riuniscono a Palazzo Grazioli insieme allo stato maggiore della Lega Nord e del Ministro di Grazia e Giustizia Angelino Alfano.
Le prime reazioni:
Jole Santelli (Pdl), Vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera: "Nel 2004, nella sentenza sul lodo Schifani, la Corte costituzionale sancì che si trattava di sospensione, paragonandola al regime delle altre sospensioni previste dal codice di procedura penale e specificando che, a differenza delle altre, endoprocessuali, si trattava di una sospensione del processo extraprocessuale, e, in quanto sospensione, soggetta alla legge ordinaria", "dunque, se oggi è questa la decisione della Consulta dal 2004 al 2009 la Corte si è contraddetta. Questa decisione pone un problema sì, politico, ma anche, di certezza del diritto e quindi di democrazia, in questo Paese".
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