venerdì 16 ottobre 2009

DA SOFIA A COPPITO TRA UN "SIETE IN PARADISO" E "CHI MI HA TOCCATO IL SEDERE?"


Una cosa è certa il presidente Berlusconi, oltre che buono e sicuramente giusto è anche uno showman infaticabile, non si ferma mai. Stasera, dopo essere partito da Sofia, è sbarcato in Abruzzo per recarsi a Coppito dove ha incontrato 150 giovani volontari del servizio civile e poi a Cese di Preturo dove ha consegnato altri 240 appartamenti del progetto C.A.S.E. per 700 sfollati.
Probabilmente si era sfogato bene a Sofia, tirando 'schiaffi' alla Consulta e alla Rai, perchè in terra abruzzese ha proposto una serie continua di battute e gag.
Ai giovani volontari, con i quali si è intrattenuto per ina mezz'ora, ha detto: "Adesso facciamo una cosa maliziosa e birichina, alzate le mani e facciamo tutti le corna così non dicono più che le faccio solo io", poi si è girato di colpo e "Chi mi ha toccato il sedere?". Quindi, rivolgendosi alle ragazze: "Basta che abbiano più di 18 anni e non si chiamano Noemi" e ancora "sto investendo molto in un centro a Verona per arrivare a 120 anni, sempre che De Benedetti non mi porti via tutto", poi ha aggiunto "la vita media degli uoini è di 79 anni, me ne mancano 6 o 7". Non sono mancate le lezioni di comportamento: "Chiamate tutti per nome e non date mai la mano sudata". E via di corsa a Cese di Preturo ma prima salutando "Ci vediamo tra sei mesi, vi offro io una cena in un ristorante di Coppito e mi aspetto di passare 3 o 4 ore con voi così mi raccontate qualcosa della vostra esperienza", "Abbiate sempre il sole in tasca".
Una signora lo accoglie subito con un "Non mollare" e lui, "Stia tranquilla signora, io non mollo", "quando uno prende un pugno in faccia per un pò gli fa male poi si riprende e va avanti". Il premier, allora, inizia il giro delle nuove abitazioni, saluta i nuovi inquilini ed inizia un nuovo scambio di battute: "E' tutto a posto? Vi manca qualcosa?", "Dopo le sofferenze patite, siete arrivati in un paradiso".
Ma il paradiso, come si sa, non è per tutti. Dai dati della Protezione civile, restano nelle tendopoli ancora 5.800 persone che "possono andare negli alberghi" e altre 13.000 già alloggiati nelle strutture alberghiere della costa abruzzese.

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