"Dovremo chiudere la bocca a tutti questi signori che parlano di quello che magari i loro uffici studi gli suggeriscono e distruggono la fiducia dei cittadini dell'Europa e del mondo intero".
Questa è una delle dichiarazioni che il Premier ha rilasciato ieri durante la conferenza stampa per la presentazione del decreto appena varato che contiene una serie di misure in favore delle aziende e dell'occupazione.
L'affondo sembrerebbe rivolto in maniera generica a tutti i profeti di sventura che in Italia e all'estero si permettono di parlare dei problemi economici scaturiti dalla crisi ma, in realtà, è direttamente riferibile al Governatore della Banca d'Italia Mario Draghi che, a poche ore di distanza, aveva annunciato la previsione del suo Ufficio Studi di un ulteriore calo del Pil del 5%.
Il Premier poi se la prende con gli "organi di stampa che riprendono tutte queste affermazioni e riprendono le posizioni del 'tanto peggio, tanto meglio' delle opposizioni e danno degli incentivi alla paura che sono fuori di realtà". Risponde poi ai cronisti presenti che gli chiedono se non sia pericoloso invitare la stampa a non dare spazio al catastrofismo: "Non c'è nessun problema nel minacciare di non dare la vostra pubblicità ai media che diffondono la crisi. Ribadisco l'invito che ho fatto a Santa Margherita Ligure. In questo non c'è alcuno scandalo", "occorre incentivare l'azione affinchè editori e direttori dei giornali non contribuiscano a diffondere pessimismo".
Conclusione un pò scontata: "gli italiani ci hanno votato e continuano a darci consenso nonostante tutti i miasmi, le calunnie e i veleni che tentano di lanciarci addosso per sommergerci".
In un Paese come il nostro, in cui la libertà di stampa non è certo un fiore all'occhiello, queste dichiarazioni non mi stupiscono affatto...
1 commento:
se queste non sono frasi da regime....
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