Com'era prevedibile è già scoppiata la bagarre nel nuovo partito appena uscito dal Congresso fondativo. A Terni, come nel resto d'Italia, si dovrà fare i conti con un listone unico in cui dovranno candidarsi gli ex esponenti di Forza Italia, quelli di Alleanza Nazionale e quelli dei partiti minori, tutto quello spezzatino, cioè, rappresentato dalla Nuova Dc, dai Popolari Liberali, dai Repubblicani, dalla Destra Libertaria ed altri ancora. E se queste ultime micro formazioni sono felici di mettere anche un solo candidato in una lista più rappresentativa, lo stesso non si può dire dei forzisti e degli ex missini che vedono, in questo modo, una riduzione dei possibili candidati.
La cosa è talmente evidente che sono già iniziate le riunioni per individuare i criteri di selezione e qualcuno è già partito con la sua autocandidatura bruciando le tappe per paura di essere escluso.
Questa è la situazione per cui godiamoci la ressa e stiamo a vedere. Per ora l'unica cosa certa è che i posti in lista sono stati divisi così: 28 agli ex di Forza Italia che, però, dovranno garantire anche l'accesso delle formazioni minori, e 12 agli ex di Alleanza Nazionale. Un'altra certezza è che accorrerà in soccorso degli eventuali esclusi il candidato sindaco che raccoglierà gli sventurati nella sua lista civica che dopo aver escluso gran parte dei fondatori ha anche cambiato nome...
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