Ieri il Pdl e il Prof. Antonio Baldassarre hanno partecipato all'incontro "14 giugno, movimento cattolico e Pdl: una questione non aperta", organizzato dall'equipè per il discernimento ecclesiale dell'Azione Cattolica di Terni Narni e Amelia. Dopo le polemiche dei giorni scorsi, che avevano visto il consiglere regionale Alfredo De Sio (AN-PDL) criticare le posizioni espresse in un documento inviato alla stampa dal presidente diocesano dell'Azione Cattolica Stefano Sereni, si è aperta la discussione.
Sono rimasto colpito principalmente da due passaggi che sono strettamente legati e rappresentano il nocciolo della questione. Il primo è quello del consigliere regionale di Forza Italia Raffaele Nevi che ha tentato di criticare "quella parte del documento in cui si accusava il centrodestra di aver ostacolato poi prograssivamente normalizzato, infine fatto cadere Ciaurro"(dal Corriere dell'Umbria del 17/02/09, pg. 15 - "Il Pdl è coeso e pronto a governare" di Giuseppe Magroni). "Nevi ha ricondotto tutto alla genesi di quell'esperienza, nata da una maggioranza civica con dentro repubblicani e anche Alleanza democratica di Ayala, che è poi diventata una maggioranza di centrodestra con tutti i probelmi che dal '94 in poi aveva il centrodestra "con Forza Italia, An e Ccd che, in Italia come a Terni, dicevano cose diverse su tutto. Un centrodestra schizofrenico, diviso da personalismi che alla fine è imploso", "nessuna conitnuità con quel periodo, tra l'altro gli assessori della giunta Ciaurro non ci sono più. Alla frammentazione di ieri Nevi oppone un Popolo della libertà coeso su tutto, con una sua identità, suoi valori e suoi progetti precisi per il territorio" (cfr. stesso articolo). Il secondo quello di colui che, fino a ieri, era considerato il candidato del centrodestra e che oggi cerca una sua autonomia per rafforzare la sua leadership, il Prof. Antonio Baldassarre. "L'Azione cattolica s'interroga se la sua lista civica sia un'operazione di marketing elettorale che rimanda a dopo le elezioni, in caso di vittoria, la questione della leadership all'interno del centrodestra", "Baldassarre ha ribadito il carattere tutto civico della sua lista; un impegno nato a giugno da una sollecitazione di Ricci Feliziani e garofoli che 'mi hanno dato il loro giudizio che era molto negativo sulla città e che ho condiviso ascoltando in questi mesi imprenditori, associazioni e cittadini", "Il professore ha detto di aver ascoltato tutti i partiti, compreso il Pd, 'ma loro mi hanno chiarito che il loro candidato sarebbe stato un Pd doc, dunque uno che viene dal vecchio Partito comunista. con il Pdl il discorso è rimasto apero. Ma a loro ho detto che avrei fatto un mio programma elettorale poi lo avremmo confrontato. Questa è la storia vera" (cfr. stesso articolo).
Insomma, non mi sembra affatto che l'azione cattolica sia andata tanto lontano dalla verità nel suo documento se Nevi e Baldassarre sono riusciti nello stesso incontro a dire due cose tanto differenti. L'unico elemento di congiunzione tra i due sembrerebbe il volontario lapsus su Melasecche, dimenticato da Nevi quando afferma "tra l'altro gli assessori della giunta ciaurro non ci sono più" e da Baldassarre quando ricorda come è nata la sua lista civica. Ma questo è normale, d'altronde siamo in campagna elettorale.
Proprio per questo però, cioè ricordando che siamo in campagna elettorale, occorre mettere più attenzione nell'interpretazione dei due passaggi sopra riportati.
E' naturale che Baldassarre cerchi una distinzione forte con il Pdl, perchè altrimenti rischierebbe di perdere i voti importantissimi degli scontenti che alle scorse elezioni avevano votato Raffaelli. Vero è, però, che non può non contare sull'appoggio del Pdl. Appoggio che dovrebbe fondarsi su un accordo programmatico.
Insomma, da quanto detto mi sembra evidente che nessuno dei due sia stato in grado di smontare le tesi dell'Azione Cattolica. Al contrario, mi sembra che tali tesi si siano rafforzate.
E' rafforzata l'idea che il centrodestra abbia "ostacolato poi progressivamente normalizzato, infine fatto cadere Ciaurro" dalle stesse parole del consigliere regionale che hanno soltanto descritto l'iter dell'implosione ma che non hanno dimostrato che questo non potrà non avvenire. Infatti, nel caso di vittoria, la coalizione vincente non sarà formata soltanto dal Pdl che, secondo lui, è "coeso, con una sua identità, suoi valori e suoi progetti" ma anche da una forza civica che dovrà essere ostacolata, normalizzata... A meno che il Professor Baldassarre non riesca ad ottenere la leadership vera della coalizione, - come è stato esposto dall'Azione Cattolica - cosa, anche questa, che non mi sembra sia stata dimostrata.
1 commento:
Salve
mi scuso per il fuori tema,
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