venerdì 13 aprile 2012

[STORIE DALL'ITALIA CHE REGREDISCE] SANTANCHE' IN CERCA DI NOTORIETA' OFFENDE LA MEMORIA DI NILDE IOTTI PARAGONANDOLA ALLA MINETTI


Probabilmente la paura di scomparire genera in molti reazioni a dir poco sguaiate, in altri - che già ci hanno abituato a tale tipo di reazioni - tale paura rischia di far perdere completamente la bussola.
Sembra essere il caso dell'indiavolata Santanché che pure, nel corso di questi anni, ci aveva regalato numerose "perle" di saggezza ed interessantissimi interventi dimostrando di possedere uno stile sobrio e un indiscutibile acume politico. Come non ricordarla con il dito medio alzato difronte agli studenti che protestavano per la riforma della scuola o in televisione, al Tg di La7, per salutare Luciana Littizzetto? Come dimenticare le sue urla sguaiate o i suoi insulti razzisti? 

Orbene, una donna di tal fatta, proprio colei che definì Maometto "pedofilo" e difese la privacy dei mafiosi, oggi è tornata alla ribalta della cronaca dopo qualche mese di astinenza - che mi aveva fatto sperare di non vederla più - per avere offeso la memoria di una signora della nostra politica, Nilde Iotti, paragonandola alla Minetti.
Alla trasmissione La Zanzara su Radio 24 la deputata del PdL ha dichiarato: "La Minetti? Anche Togliatti aveva come amante la Iotti, poi lei è diventata il primo presidente donna alla Camera, e sicuramente non aveva vinto concorsi. Nessuna delle due ha vinto un concorso, questo è sicuro". E ancora: "La Iotti faceva benissimo politica, ma nella stanza sopra Botteghe Oscure. Siccome ora si parla solo di Bunga Bunga possiamo dire che tutto il mondo è paese. Una compagna comunista da amante a presidente della Camera dimostra che le scorciatoie aiutano. Se non fosse stata l'amante di Togliatti non credo sarebbe diventata presidente della Camera. Anche la Minetti non doveva diventare consigliere regionale ma le scorciatoie c'erano ieri e ci sono anche oggi, forse un tempo era peggio". 

Ovviamente dopo poco, tenta di smentire peggiorando la situazione: "Non ho mai accostato la Minetti a Nilde Iotti, ho detto che sono stufa di vedere due pesi e due misure. Credo che la mia azione politica sia sempre stata caratterizzata dalla difesa in favore delle donne. Sono stufa di dover pagare una vera discriminazione, non ci sto perché rivendico il mio impegno politico e la mia passione politica e rivendico la possibilità di fare politica come le mie colleghe di sinistra. Nilde Iotti era l'amante di Togliatti, un comunista, e ha fatto il Presidente della Camera. Non si diventa Presidente della Camera per merito ma per interessi politici. Ho detto quello che penso e sono stata punita".

Un consiglio, prima di parlare - se proprio deve - accenda la testa.

Le reazioni:
  • Rosy Bindi, Pd: "Non sono abituata a commentare le parole di Daniela Santanché, ma stavolta le sue provocazioni non si possono ignorare. Si tratta di un miserabile tentativo di infangare la dignità e la storia di una donna esemplare, sia nei comportamenti pubblici che privati. E' semplicemente intollerabile. Una volgare mistificazione della biografia umana e politica di Nilde Iotti, che ha speso la sua vita al servizio della democrazia e delle Istituzioni repubblicane ed è stata protagonista delle battaglie di emancipazione e parità delle donne italiane";
  • Livia Turco, Pd: "La Santanché dice che non bisogna essere ipocriti. Certo, ma bisogna conoscere la verità, i fatti e la storia. Queste sue affermazioni dimostrano che lei non conosce nulla di chi ha fatto la storia, soprattutto non sa nulla di Nilde Iotti. Se sapesse qualcosa di lei saprebbe che era figlia in un ferroviere, che era laureata, che è entrata in Consiglio Comunale a Reggio Emilia con tantissimi voti. con una valanga di voti entrò in Parlamento. La conoscenza e l'amore per Togliatti furono anzi un impedimento. Lei si scontrò con le ipocrisie del tempo, la sua storia d'amore le causò tanta amarezza. Non l'aiutò nella carriera, anzi, l'esatto opposto. Qualunque italiano che abbia conosciuto Nilde Iotti, per buonsenso, non potrebbe mai fare un accostamento tra due figure così lontane. Sono molto triste e molto colpita dalle parole di Daniela Santanché, innanzitutto perché è un falso storico, ma soprattutto perché lei è una donna e dovrebbe avere una certa sensibilità. Nilde Iotti e Palmiro Togliatti non erano solo amanti, erano una famiglia";
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