Gianluca Cirignoni, consigliere regionale Umbria Lega Nord |
Damiano Stufara, consigliere regionale Umbria Prc |
Fanno discutere le dichiarazioni leghista umbro eletto in consiglio regionale, Gianluca Cirignoni, che è intervenuto sulla questione dell'accoglienza dei rifugiati in Umbria:
"Siamo contrari - ha affermato - all'eventuale accoglienza di rifugiati libici in Umbria, perché una loro diffusione capillare nel territorio regionale creerebbe problemi di controllo, anche in considerazione del fatto che tra questi potrebbero annidarsi estremisti islamici e terroristi, pronti a far pagare al nostro paese il ruolo che sta avendo nell'intervento militare". "Lo status di profugo è per definizione temporaneo, e per garantire subito il rimpatrio, a guerra finita, i profughi vanno tenuti in apposite strutture sotto controllo. Per questo, ribadiamo l'urgenza di costruire un Centro di identificazione ed espulsione in Umbria. Il centro una volta costruito nelle aree idonee, come quelle dei siti carcerari, permetterà anche di distinguere i clandestini dai profighi, dando certezza alle espulsioni motivate dei clandestini anche in futuro" (fonte ASCA).
Le reazioni:
Damiano Stufara, Rifondazione comunista: "In un momento in cui si consuma un disastro umanitario dovuto al duplice effetto della guerra di aggressione contro la Libia e delle politiche segregazionistiche del governo Berlusconi, le dichiarazioni della Lega Nord risultano deprecabili e razziste", "il consigliere della Lega - continua Stufara - farebbe bene a chiedersi quale sia il peso dei luoghi comuni razzisti che hanno finora ispirato le politiche del governo in materia. Prima si è fatto in modo che il Nord Africa fungesse da prigione a cielo aperto, ed ora, con la caduta dei despoti locali in cui si era confidato e il dramma di Lampedusa, non si trova di meglio che puntare il dito contro l'Europa. Non è alla presidente della Regione, ma al ministro dell'Interno che Cirignoni dovrebbe rivolgere le sue domande". "E' bene ricordare che nelle scorse legislature si sono avuti ben due pronunciamenti del Consiglio regionale riguardo alla possibilità di aprire sul territorio regionale dei Centri di permanenza temporanea, in entrambi i casi il Consiglio si è espresso all'unanimità per ribadire l'indisponibilità della Regione ad ospitare tali Centri, veri e propri luoghi di inumana detenzione, come sancito dall'Unchr, l'agenzia dell'Onu per i rifugiati. Oltretutto risulta arbitraria sia la distinzione fra profughi e 'clandestini', sia l'ipotesi di contenere i profughi in non meglio specificate 'apposite strutture sotto controllo'". "Non esiste alcuno 'status di profugo' - conclude l'esponente di Prc - ma è nostro dovere, sulla base di convenzioni internazionali, recepite dalla nostra legislazione, offrire protezione a chiunque sia stato costretto ad abbandonare il proprio Paese in seguito a persecuzioni politiche, cataclismi o sciagure collettive; a tutti va garantita la possibilità di chiedere asilo ed essere riconosciuti come rifugiati".
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