venerdì 17 dicembre 2010

CORTE COSTITUZIONALE: NON E' PUNIBILE IL CLANDESTINO INDIGENTE ESPULSO CHE CONTINUA A RIMANERE IN ITALIA


Ringraziando il cielo nel nostro povero Paese esiste ancora qualche Istituzione in grado di difendere la dignità dell'uomo e - anche se a fatica - la nostra onorabilità attraverso la difesa della Costituzione.
La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 359, ha bocciato parzialmente una delle norme presenti nel pacchetto sicurezza dello scorso anno, dichiarando l'illegittimità costituzionale dell'art. 14 comma 5-quater, a causa della mancata previsione, da parte del legislatore, del "giustificato motivo" nelle modifiche al testo unico sull'immigrazione. Manca, cioè, una clausola tra quelle "destinate in linea di massima a fungere da 'valvola di sicurezza' del meccanismo repressivo, evitando che la sanzione penale scatti allorché, anche al di fuori della presenza di vere e proprie cause di giustificazione, l'osservanza del precetto appaia concretamente 'inesigibile', a seconda dei casi, di situazioni ostative al carattere soggettivo od oggettivo".
"E' manifestamente irragionevole  - si legge nella sentenza - che una situazione ritenuta dalla legge idonea a escludere la punibilità dell'omissione, in occasione del primo inadempimento, perda validità se permane nel tempo, senza responsabilitò del soggetto destinatario dell'ordine di allontanamento".
Per la Consulta la clausola in oggetto contrasterebbe con il principio di uguaglianza sancito dall'art. 3 della Costituzione. "In assenza di tale misura amministrativa l'affidamento dell'esecuzione allo stesso soggetto destinatario del provvedimento incontra i limiti e le difficoltà dovuti alle possibilità pratiche dei singoli soggetti".

Le reazioni:
Livia Turco, Pd: "La decisione di oggi della Corte Costituzionale è una vittoria per i diritti umani". "Per la seconda volta - aggiunge l'ex ministro - la Colsulta boccia la politica di questo governo sull'immigrazione. La prima volta quando ha giudicato illegittima l'aggravante di clandestinità e oggi riconoscendo non punibile l'immigrato irregolare che in 'estremo stato di indigenza', o comunque per 'giustificato motivo', continua a rimanere illegalmente in Italia. E' una sentenza che mette al centro la dignità umana, come è scritto nella nostra Costituzione".
Riccardo De Corato, Vice Sindaco di Milano (Pdl): "A furia di cavilli il mezzo milione di clandestini che gironzolano in Italia, di cui 50mila a Milano, reiterando reati che destano allarme sociale, con tassi per il furto 45 volte superiori agli italiani, come sostiene un recente rapporto Ismu, ce li terremo tutti". "A poco a poco i giudici stanno smontando il 'pacchetto sicurezza'", "ora è la volta degli indigenti non punibili anche se fanno carta straccia dei provvedimenti del questore. Mi chiedo alla fine quali irregolari possano effettivamente essere espulsi".

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