Di seguito, il comunicato del Comitato "gli amici di Diego" che ho appena ricevuto:
BUON COMPLEANNO DIEGO
Il Comitato “gli amici di Diego” ricordano il compleanno di Diego Bianchina, il ragazzo morto sette mesi fa all’ AST, con un regalo da parte sua ai bambini in difficoltà dell’Istituto Pio XII di Viterbo
Il 19 luglio Diego Bianchina avrebbe compiuto 32 anni.
Avrebbe festeggiato con la moglie Daniela, la sorella Eleonora, i genitori e gli amici di una vita,ma quest’anno la festa non ci sarà perché sette mesi fa per un tragico incidente sul lavoro, Diego non è più tra noi.
Quella mattina del 1° Dicembre, lavorando come tutti i giorni alle Acciaierie di Terni, le taniche che stava riempiendo anziché essere vuote, erano piene di un soluzione che ha innescato un gas nocivo, intossicando due operai e uccidendo Diego sul colpo.
Diego amava vivere, amava il calcio e soprattutto sua moglie; con lei era finalmente una famiglia che sarebbe stata totale con l’arrivo di un figlio tanto sperato.
Un dolore incolmabile che tolto dalle cronache di quei giorni,dalle inchieste della magistratura e del cordoglio dei politici, rimane nel silenzio e nello strazio di chi gli ha voluto bene e gli è stato amico.
Gli stessi amici che, in concomitanza con il compleanno di Diego, hanno deciso di fare un regalo per suo conto a bambini con situazioni disagiate.
La scelta è caduta sull’ Istituto Pio XII di Viterbo e ai suoi piccoli ospiti; bambini di tutte le età con grandi sorrisi e situazioni familiari difficili.
Venerdì pomeriggio alla presenza del padre di Diego, Dante, sono state regalate ai bambini dell’istituto due macchinette fotografiche complete di tutto.“Questo è un piccolo gesto che abbiamo voluto fare da parte del mio migliore amico Diego. So che sarebbe stato contento. E’ un dolore grandissimo ma donare un sorriso a questi bambini è un po’ onorare la sua memoria e la splendida persona che era”dice Silvio del Comitato “gli amici di Diego”, porgendo ad una operatrice un grande pacchetto con stampato un orsacchiotto. E aggiunge “Questi bambini sono fantastici e sicuramente ci terremo in contatto”. Fa eco una suora trafelata “I bambini saranno contentissimi, stasera faranno uno spettacolo e scatteremo subito delle foto. La circostanza è purtroppo tragica ma è stato Diego a farci incontrare”.
Nel frattempo all’AST non si placa la scia di sangue, non ultimo Leonardo Ippoliti, un altro ragazzo giovane che al calcio preferiva il ruzzolone, ma che in comune con Diego aveva tutta la vita davanti.
Di Diego come di Leonardo rimane il caro ricordo nei cuori di parenti ed amici, di chi li ha conosciuti e frequentati, di chi non smetterà mai di chiedersi perché per andare a lavorare e guadagnarsi una vita dignitosa, si rischia la vita.
Ma almeno per oggi, penseremo al sorriso di bambini felici immortalati in mille scatti.
Comitato gli amici di Diego
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