martedì 27 aprile 2010

GIALLO SULLE CAUSE DELL'ANNULLAMENTO DEL VIAGGIO DI SAVIANO IN FRANCIA


Nelle ultime ore è scoppiato un vero e proprio giallo sulle cause che hanno portato all'annullamento del viaggio che Roberto Saviano avrebbe dovuto effettuare in Francia dal 3 al 6 maggio per una serie di incontri sulla "bellezza e l'inferno" organizzati dalla casa editrice francese dello scrittore.
Tutto ha inizio da un articolo del quotidiano "Le Nouvel Observateur" in cui si dichiara che il viaggio in Francia sarebbe stato annullato perché lo scrittore non può muoversi senza scorta. Scorta che sarebbe stata negata dal Governo italiano per motivi di sicurezza. Secondo l'editore francese, Robert Laffont, però, sarebbe stato lo stesso Saviano a comunicargli l'intenzione di annullare il viaggio per motivi personali. L'Observateur "fa suo il detto andreottiano 'a pensar male si fa peccato ma di solito ci si piglia' e tira in ballo la recente polemica tra lo scrittore e il premier". Subito è scoppiato il caos sulla rete, con centinaia di messaggi di sostegno allo scrittore.
Le reazioni:
Massimo Donadi, Italia dei Valori: "Il Governo spieghi le ragioni per cui Roberto Saviano non potrebbe andare in Francia per presentare il libro 'La bellezza e l'inferno'". "Apprendiamo dal giornale francese Nouvel Observateur che Roberto Saviano non può andare in Francia perché il Governo italiano avrebbe negato l'autorizzazione adducendo motivi di sicurezza. Lo scrittore simbolo della lotta alla camorra avrebbe dovuto recarsi a Parigi per presentare il libro 'La bellezza e l'inferno', una raccolta di suoi articoli. Il Governo spieghi - continua - quali sono le reali motivazioni. Se c'è pericolo per lo scrittore o si tratta di una decisione per impedire a Saviano di fare della cattiva pubblicità all'Italia come ha più volte detto Berlusconi e come sostetta il Nuovel Observateur. Roberto Saviano è stato già oggetto di attacchi indegni da parte del centrodestra se la decisione del governo fosse stata presa sulla base di motivazioni politiche sarebbe un fatto di una gravità enorme. Abbiamo presentato un'interrogazione al ministro Maroni per chiedere lumi su questa vicenda".

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