LA GIORNATA DI MISTER B A BONN: PRIMA ATTACCA I GIUDICI E LE PIU' ALTE CARICHE ISTITUZIONALI POI RACCONTA UNA BARZELLETTA SUL PAPA E OBAMA
Oggi a Bonn, si è concluso l'EPP Statutory Congress al quale è intervenuto anche il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, difronte al riconfermato Presidente del PPE, Wilfried Martens, e al Cancelliere tedesco, Angela Merkel.
Mister B ha sfoderato il suo repertorio migliore lasciando di sasso i presenti. Dapprima ha iniziato con il consueto attacco alla magistratura affermando che"la sovranità in Italia è passata dal Parlamento al partito dei giudici" ma che questa è "una situazione transitoria" perchè "stiamo lavorando per cambiare la situazione anche attraverso la riforma della Costituzione", proseguendo con un attacco congiunto a due delle più alte cariche dello Stato, la Corte Costituzionale e il Presidente della Repubblica: "11 componenti su 15 (della Consulta ndr.) appartengono alla sinistra" perchè cinque "li nomina il Presidente della Repubblica e abbiamo avuto purtroppo tre Presidenti della Repubblica consecutivi di sinistra. La Corte di è trasformata da organo di garanzia in organo politico e abroga le leggi fatte dal Parlamento". Per la conlusione dell'intervento, Mister B si affida alle sue innate doti comiche: "Sono stato un pò troppo serio e allora finisco raccontandovi l'ultima storiella su Berlusconi andata in onda ieri sera su una tv privata. C'è un aereo e a bordo ci sono Obama, Berlusconi, il Papa e un suo assistente. L'aereo si guasta, i piloti decidono che ci si deve gettare con il paracadute, ma ce ne sono solo cinque. I piloti ne prendono due e dicono ai 4 passeggeri "ce ne sono altri tre, fate voi". Obama prende il primo. Naturalmente dice "sono l'uomo più potente del mondo e questo spetta a me". Berlusconi sapete com'è prende il secondo e dice "io sono l'uomo più intelligente d'Europa e quindi spetta a me". Il Papa allora dice "io sono il Papa, ma tu sei più giovani prendilo tu". Ma il giovane replica: "No Santità, cono rimasti due paracadute perchè l'uomo più intelligente d'europa si è buttato con il mio zainetto".
Insomma, ancora una volta abbiamo dato una bella immagine di noi all'estero.
Non si sono fatte attendere le polemiche.
In una nota del Quirinale: "In relazione al violento attacco contro fondamentali istituzioni di garanzia volute dalla Costituzione italiana pronunciate dal premier, il Presidente della Repubblica esprime profondo rammarico e preoccupazione. Il Capo dello Stato continua a ritenere che, specie per poter affrontare delicati problemi di carattere istituzionale, l'Italia abbia bisogno di quello 'spirito di leale collaborazione' e di quell'impegno di condivisione che pochi giorni fa il Senato ha concordemente auspicato".
Il Presidente della Camera, Gianfranco Fini: "E' certamente vero che 'la sovranità appartiene al popolo', ma il Presidente del Consiglio non può dimenticare che esso 'la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione' (art. 1). Ed è altresì incontestabile che gli articoli 134 e 136 indicano chiaramente il ruolo di garanzia esercitato dalla Corte costituzionale. e' la ragione per la quale le parole di Silvio Berlusconi, secondo cui la Consulta sarebbe un organo politico, non possono essere condivise; mi auguro che il premier trovi modo di precisare meglio il suo pensiero ai delegati del congresso del Ppe per non ingenerare una pericolosa confusione su quanto accade in Italia e sulle reali intenzioni del Governo".
Al Presidente della Camera replica il premier: "Non c'è nulla da chiarire, niente. Sono stanco delle ipocrisie tutto qua".
Pierfedinando Casini, Udc: "Le parole del presidente del Consiglio sono state del tutto sbagliate ed improvvide nel merito e nel merito. L'Udc si schiera al fianco del presidente della Repubblica, della Corte costituzionale, del Parlamento e di tutti gli organi istituzionali che sono parte integrante della democrazia".
Rocco Buttiglione, Udc: "Non fa bene trasferire in ambito europeo le vicende personali del presidente del Consiglio: conferma l'immagine dell'Italia come Paese di Pulcinella".
L'Associazione Nazionale Magistrati: "Per fortuna di tutti l'ordinamento italiano e la Costituzione prevedono organi di garanzia e il controllo dell'operato di qualsiasi potere e ordine, magistratura compresa. La magistratura italiana non accetta classificazioni e inquadramenti forzati, che di volta in volta la colorerebbero di rosso o di nero, a seconda dei destinatari delle indagini; e di colore opposto quando assolve", "Tali annunci sembrano piuttosto stravolgimenti dell'attuale sistema democratico. Ma, sempre grazie alla Costituzione, sappiamo che ogni modifica richiede un lungo iter, larghe maggioranze e, eventualmente, l'interpello del popolo italiano. Perciò continuiamo ad operare serenamente".
Antonio Di Pietro, Idv: "Berlusconi sta stracciando la Carta Costituzionale, prima riducendo il Parlamento a un servizio privato ora volendo eliminare la Consulta, ultimo baluardo della Costituzione. Se non è fascismo questo, che cosa ci vuole, l'olio di ricino?".
Pierluigi Bersani, Pd: "Sono convinto che il Ppe si preoccuperà perchè sa bene che cosa significa picconare la Costituzione. Credi si tratti di affermazioni gravissime che faranno il giro d'Europa e drammatizzeranno ancora di più il caso Italia".
Anna Finocchiaro, Pd: "ennesimo show indecente del presidente del consiglio. Credo che l'imbarazzo creato dalle sue parole sia ben evidenziato dagli atteggiamenti e dai no comment di capi di governo come Angela Merkel".
A difesa di Mister B corrono gli immancabili Capezzone, Bonaiuti e Bossi:
Daniele Capezzone, Pdl: "Di Pietro e l'Idv hanno divorato il Pd, che ora è costretto a mutuare dei dipietristi perfino i toni, oltre che i contenuti. L'anomalia è la nostra: unico Paese occidentale in cui le carriere di giudici e pm non sono separate".
Paolo Bonaiuti, Pdl: "Berlusconi ha detto nient'altro che la verità sul funzionamento della Corte Costituzionale. Invece c'è da chiedersi perchè, quando viene attaccata un'istituzione votata a maggioranza dagli italiani come il presidente del Consiglio, nessuno esca in sua difesa".
Umberto Bossi, Lega: "Ha le palle ed è l'unico che non si preoccupa della giustizia. Spatuzza e i Graviano? Certo, qualche problema possono crearlo, ma secondo me Berlusconi deve andare avanti. La mafia sta reagendo perchè mai nessun governo ha fatto delle leggi contro la mafia come questo".
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