mercoledì 7 ottobre 2009

IN COMUNE E' SCONTRO APERTO TRA MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE



In Comune è scontro aperto tra maggioranza e opposizioni sulla richiesta di rinvio a giudizio di Paolo Raffaelli e di numerosi altri amministratori per le note vicende dell'inceneritore Asm.
Ieri tutte le opposizioni - pur utilizzando toni differenti - hanno richiesto che il Comune di Terni si costituisse parte civile nel giudizio appena ricordato.
Antonio Baldassarre (Lista Baldassarre) e il Pdl: "Sindaco e Giunta si schierino dalla parte dei cittadini offesi dalle condotte criminose descritte dalla richiesta del pm e anzichè perpetuare le già ascoltate malintese solidarietà di partito e di schieramento politico a danno della città deliberino la costituzione del Comune come parte civile del relativo giudizio penale dando il mandato ad un avvocato che, a tutela dei reali interessi della cittadinanza, dia garanzia di indubbia indipendenza di giudizio che, ovviamente, non possono avere i legali che abbiano goduto della fiducia del precedente sindaco o degli amministratori oggi imputati", "Considerato che lo stesso pubblico ministero indica espressamente il Comune di Terni tra le parti offese dalle condotte criminose" imputate ai suddetti soggetti, il Consiglio Comunale dovrebbe impegnare il Sindaco e la Giunta "a deliberare nei termini di legge la costituzione del Comune di Terni come parte civile nel giudizio penale".
Enrico Melasecche (Udc): "Amministrare, per chi crede nell'etica della politica, significa assumersi tutte le responsabilità derivanti dal proprio agire. Il tema della salvaguardia dell'ambiente e della salute dei cittadini è sicuramente tra i primi che un pubblico amministratore dovrebbe curare con passione civile e rigore morale", "poichè la difesa della salute e dell'ambiente - continua il capogruppo dell'Udc - è un tema di tutti nè di destra nè di sinistra, presentiamo un atto d'indirizzo parallelo a quello del Pdl, chiedendo che il Comune doverosamente si costituisca parte civile nell'udienza di fronte al Gip sul caso riguardante l'impianto dell'Asm di Maratta, evitando però un livore forcaiolo di cui la città non ha assolutamente bisogno in questo momento vista la crisi gravissima e i gravi problemi che stanno emergendo".
A tali richieste hanno risposto gli esponenti della maggioranza e lo stesso Sindaco Di Girolamo.
Giampiero Amici (Pd): "Il comportamento del consigliere comunale Baldassarre e del capogruppo della Pdl Brizzi, è davvero contraddittorio. A Roma si invoca al garantismo nei confronti del plurinquisito presidente del Consiglio dei Ministri e si grida al complotto di fronte alle richieste di farsi processare, rinunciando al Lodo Alfano; a Terni, invece, si richiede che il Comune si costituisca parte civile nei confronti di un ex sindaco rinviato a giudizio. Si tratta di due pesi e due misure che i ternani possono valutare da soli. C'è poi una questione di rapporti locali tra maggioranza e opposizione che non può essere sottaciuta. In Consiglio Comunale l'opposizione ha chiesto nelle scorse settimane il dialogo e il confronto sereno poi si lancia in atti giustizialisti e forcaioli, irrispettosi dei tempo della giustizia. Posizioni condivise anche dal capogruppo dell'Udc Melasecche che, forse per non sentirsi scavalcato, si è rimangiato mesi di buoni propositi invocando anche lui la costituzione di parte civile. Per quello che ci riguarda - conclude il capogruppo del Pd - noi abbiamo fiducia nella magistratura e nel sindaco Di Girolamo il quale, in qualità di legale rappresentante dell'Ente, può tranquillamente decidere lui sul da farsi".
Il Sindaco Di Girolamo: "E' sorprendente innanzitutto il comportamento schizofrenico del centrodestra che a Roma, in presenza di una sentenza di condanna del proprio leader, grida al complotto accusando la magistratura di far parte di una trama tesa addirittura a rovesciare il responso delle urne, mentre a Terni, per vicende sulle quali ancora si deve celebrare l'udienza preliminare che dovrà decidere se avviare o meno il dibattimento in aula, imbraccia tutto l'armamentario giustizialista, decretando di fatto una condanna anticipata per decine di imputati. Si tratta, come è evidente, di un atteggiamento sfacciatamente strumentale che riflette una concezione della lotta politica che non mi sembra rispetti le corrette modalità dei rapporti che dovrebbero intercorrere, pur nella diversità delle posizioni, tra una maggioranza governante e una opposizione responsabile", "Assai grave, anche dal punto di vista della sensibilità istituzionale che evidentemente ad alcuni fa difetto, mi sembra inoltre ipotizzare da parte del centrodestra, con la proposta di affidare la costituzione in giudizio a uno 'studio legale indipendente' che l'Avvocatura comunale, la cui grande professionalità e il cui estremo rigore sono al di sopra di qualsiasi dubbio, possa non tutelare al meglio gli interessi primari dell'Ente. Nel merito formale della questione voglio ricordare che la costituzione in giudizio è un atto che può essere adottato sia nella fase dell'udienza preliminare sia in quella dell'eventuale fase dibattimentale sia, infine, in sede civile di risarcimento a fronte di una eventuale precedente sentenza di condanna penale. In ogni caso, quindi, il Comune ha tutti gli strumenti per garantire la tutela dei propri interessi e il Sindaco, che sta facendo le sua valutazioni, non mancherà certo di comunicarle a tempo debito nelle sedi opportune, assumendosi a pieno tutte le responsabilità in quanto legale rappresentante dell'Ente".

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