Di seguito pubblichiamo il comunicato stampa del sindacato Falcri-Carit:
"La Falcri, Sindacato Autonomo Aziendale dei dipendenti della Carit SpA, ha proclamato uno sciopero per l'intera giornata di venerdi 2 ottobre 2009.
La cronica e perdurante carenza di organici costringe i dipendenti ad operare in continua emergenza, le filiali vengono aperte al pubblico con una presenza media di addetti pari al 50% dell'organico previsto, si è dovuta registrare anche la mancata o ritardata apertura delle agenzie.
Tale ingiustificata carenza costringe quotidianamente molti dipendenti ad operare in filiali diverse da quelle di appartenenza, con evidenti rischi per la loro sicurezza fisica e difficoltà nel rispondere alle aspettative della clientela che correttamente pretende la presenza di interlocutori stabili.
Il prossimo e da oltre un anno previsto cambio del sistema informativo e delle collegate procedure di lavoro, senza la necessaria ed adeguata formazione del personale, comporterà un ulteriore aggravio con ripercussioni sul servizio offerto alla clientela.
Tutto questo risulta inaccettabile ed incomprensibile in quanto la Cassa, grazie alla professionalità ed allo spirito di collaborazione dei dipendenti, risulta tra le aziende più solide e redditizie del sistema bancario.
Tutti paventano il rischio che l'uscita dalla grave crisi economica difficilmente consentirà nel breve un rapido riassorbimento degli elevati livelli di disoccupazione raggiunti.
In tale contesto il comportamento della Cassa risulta ancora più grave, poichè data la oggettiva mancanza di personale e la presenza di utili eccezionali, non esiste alcuna scusante nel non voler procedere ad assunzioni necessarie al buon funzionamento dell'azienda e nel contempo a riprendere una politica di sviluppo con l'apertura di nuovi sportelli.
Altrimenti appare vuoto il continuo richiamo sull'importanza della presenza di una banca locale, attenta alle esigenze ed alle peculiarità del territorio, se poi in concomitanza di urgenti necessità di personale, non si vuole rispondere alle aspettative dei tanti giovani diplomati e laureati alla ricerca di una occupazione.
Siamo costretti a sciperare per poter tornare a lavorare con un minimo di tranquillità ed ancora maggiore professionalità, siamo costretti a scioperare perchè vogliamo dare un servizio eccellente alla nostra clientela, siamo costretti a scioperare per richiamare l'Azienda ai suoi obblighi non solo verso i dipendenti e la clientela ma anche verso quel territorio di competenza, la cui importanza non può essere usata a corrente alterna, secondo le convenienze.
Vogliamo augurarci che la Fondazione Carit, tuttora proprietaria del 25% della Cassa, si sia attivata e magari senta il bisogno di far conoscere al territorio di riferimento quanto fatto e con quali risultati.
Terni, 30 settembre 2009.
La Segreteria Aziendale Falcri-Carit"
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