Stiamo vivendo in una società costruita per "anziani ricchi" e non per giovani volenterosi. Ci mancavano anche le scoperte della Montalcini, così adesso i vecchi, oltre che a diventare vecchissimi, rimangono anche abbastanza lucidi da non consentire alcun ricambio generazionale tenendosi avvinghiati fino alla morte a qualsiasi tipo di attività che potrebbe essere con maggior profitto esercitata dai giovani. Giovani che rimangono disoccupati, nell'impossibilità materiale di di formarsi e mantenere una famiglia: ed a quei pochi che riescono a trovare un lavoro è assolutamente vietato anche solo pensare di potersi acquistare una casa a breve termine. Se tutto andrà bene pochi di loro la compreranno verso i cinquant'anni, sulla soglia della vecchiaia, appunto.
Fabrizio De Andrè, da "Come un'anomalia", 1999 Giulio Einaudi editore, Torino, pg. 276
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