mercoledì 8 luglio 2009

G8 AL VIA. PER GUARDIANE E NEW YORK TIMES ITALIA NON IDONEA A ORGANIZZARE SUMMIT


I lavori del G8 prendono ufficialmente il via ma non si placano le polemiche. Un nuovo articolo del Guardian ed uno del New York Times, per rispondere alle critiche di Silvio Berlusconi.
The Guardian. Il titolo del quotidiano britannico è chiaro: "Italia inadatta ai vertici". Nell'articolo si legge che il premier italiano, di fronte alle accuse di avere intrattenuto rapporti con delle escort nelle sue ville e nei suoi palazzi, dice che gli italiani lo vogliono così. "Questo solleva l'interrogativo: se l'Italia vuole Mr. Berlusconi come suo primo ministro, il G8 dovrebbe volere l'Italia?", e ancora, "se l'Italia, dopo un decennio di deriva economica, ora risponda ai requisiti di base per sedersi a qualsiasi tavolo internazionale". L'editoriale non è firmato e, quindi, rappresenta le volontà della direzione del giornale. Leggiamo che l'Italia è al 76° posto nell'indice della libertà economica dell'Heritage Foundation, dietro Kirghizistan, Mongolia e Madagascar, è al 55° posto nella lista dei paesi meno corrotti, "i politici italiani sono considerati meno affidabili di quelli di Pakistan, Bielorussia, Azerbaigian, Senegal e Sierra Leona". Per la storica testata londinese, i leader del G8 avrebbero tutte le ragioni per domandarsi se sono finiti in uno dei primi Paesi del mondo o in un Paese del Terzo Mondo, "a giudicare dagli standard dell'Italia di libertà economica, corruzione e libertà di stampa, la risposta non è ovvia", "Berlusconi è il sintomo, ma non necessariamente l'intera causa della deriva del Paese", "gli italiani non sono scandalizzati da lui. Sono sgomentati dal fatto di essere criticati dalla stampa straniera a causa della sua, ma non chiedono che l'uomo se ne vada". E ancora, gli italiani "segretamente" ammirano l'abilità del loro leader, "finchè gli italiani non cominciano a chiedere seri standard ai propri leader, il Paese forse non è il migliore luogo per vertici mondiali seri".
New York Times. "l'inescusabile carenza organizzativa del governo italiano ospite" del vertice del G8 dell'Aquila e la "debolezza politica di molti leader che vi partecipano, non lasciamo spazio all'ottimismo". "Se questa sessione deve giustificare il tempo e gli sforzi, il presidente Obama dovrà assumere la guida. E' tempo per lui di capitalizzare il credito che si è guadagnato in diplomazia negli ultimi sei mesi". Il titolo dell'articolo è "Oh, quel G8" e, ancora, leggiamo, "tradizionalmente, l'ospite è colui che dà il la, fissa i temi e l'agenda di queste riunioni. Ma il primo ministro italiano, Silvio Berlusconi, ha diretto molte delle sue energie politiche nelle utlime settimane a cercare di schivare le accuse della stampa". Conclude, "Spettacolo: forse. Leadership: no".

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