Il Ddl sicurezza non piace al Vaticano. Monsignor Agostino Marchetto, segretario del Pontificio consiglio per la pastorale dei migranti, ha espresso parere contrario all'approvazione in via definitiva del disegno di legge sulla sicurezza. Per il monsignore la legge porterà "molti dolori e difficoltà". "Anche se si aspettava questa approvazione non posso non essere triste e dispiaciuto, con preoccupazioni per la prospettiva che ci si apre dinanzi e a mio avviso porterà molti dolori e difficoltà per persone che, già per il fatto di essere irregolari, si trovano in una situazione di precarietà".
Anche Mons. Antonio Maria Vegliò, responsabile vaticano per l'immigrazione, chiede che non vengano demonizzati o criminalizzati gli stranieri.
Monsignor Agostino Marchetto continua: "la criminalizzazione degli stranieri è per me il peccato originale dietro al quale va tutto il resto", l'estensione da due a sei mesi della permanenza nei centri di espulsione "avrà gravi conseguenze per coloro che saranno detenuti e poichè in Europa ci sono paesi che prevedono un periodo di detenzione più breve non si può dire che si tratti di un costringimento europeo".
LA REAZIONE DEL GOVERNO. MARONI: "SIAMO MAESTRI, NON PRENDIAMO LEZIONI".
Sulla sicurezza "siamo mestri, non prendiamo lezioni". Questa la reazioni del Ministro Roberto Maroni alle dichiarazioni di Mons. Marchetto. Si tratta di un testo "equilibrato" e, una volta entrato in vigore, "anche chi adesso lo critica, ne apprezzerà i frutti".
La maggioranza fa quadrato - come sempre - per difendere il governo. Nella polemica interviene anche Padre. Federico Lombardi, direttore della sala stampa Vaticana, smarcandosi dalle critiche.
Maurizio Gasparri: "Non c'è nulla di cristiano nel lasciare la gente sotto i ponti o a vendere droga. La legge sulla sicurezza è ispirata a principi di solidarietà e aiuta gli immigrati che possono avere un lavoro, una casa, una scuola. Quello sulla sicurezza è un falso dibattito e monsignor Marchetto non è il Vaticano. Io ho la coscienza a posto".
Gaetano Quagliarello arriva addirittua a sostenere che la sinistra stia strumentalizzando la Chiesa, "Ciò che non si può proprio accettare è che che sui temi etici vorrebbe tappare la bocca alla chiesa e alle sue gerarchie, e taccia ogni loro opinione come un'intollerabile ingerenza, non esiti a diventare baciapile se dal mondo cattolico si leva nei confronti del governo anche una sola voce critica di cui la sinistra possa servirsi politicamente".
Dopo la polemica scatenata Monsignor Marchetto tiene a precisare: "Un arcivescovo, quando pensa di aver fatto il suo dovere, non si ferma a raccogliere le pietre che gli buttano dietro".
Nessun commento:
Posta un commento