lunedì 13 luglio 2009

CORSA A CINQUE NEL PD: ANCHE BEPPE GRILLO SCENDE IN CAMPO





Beppe Grillo si candida alla segreteria del Pd. L'annuncio inaspettato sul suo blog. "Partecipo per rifondare un movimento che ha tolto ogni speranza di opposizione a questo Paese, per offrire un'alternativa al nulla", dichiara il comico genovese e ancora, "Il 25 ottobre ci saranno le primarie del PDmenoelle. Voterà ogni potenziale elettore. Chi otterrà più voti potrà diventare il successore di gente del calibro di Franceschini, Fassino e Veltroni. Io mi candiderò. Dalla morte di Enrico Berlinguer nella sinistra c'è il Vuoto. Un Vuoto di idee, di proposte, di coraggio, di uomini. Una sinistra senza programmi, inciucista, radicata solo nello sfruttamento delle amministrazioni locali. Muta di fronte alla militarizzazione di Vicenza e all'introduzione delle centrali nucleari. alfiere di inceneritori e della privatizzazione dell'acqua. Un mostro politico, nato dalla sinistra e finito in Vaticano. La stampella di tutti i conflitti di interesse. Una creatura ambigua che ha generato Consorte, Violante, D'Alema, riproduzioni speculari e fedeli dei piduisti che affollano la corte dello psiconano. Un soggetto non più politico, ma consortilem, affaristico, affascinato dal suo doppio berlusconiano. Una collezione di tessere e distintivi. Una galleria di anime morte, preoccupate della loro permanenza al potere. Un partito che ha regalato le televisioni a Berlusconi e agli italiani l'indulto".
Per quanto riguarda il programma e le idee, Grillo dichiara: "Sarà quello a Cinque Stelle a livello nazionale la restituzione della dignita alla Repubblica con l'applicazione delle leggi popolari di Parlamento Pulito e un'informazione libera con il ritiro delle concessioni televisive di Stato ad ogni soggetto politico, a partire da Silvio Berlusconi. Temi troppo duri per le delicate orecchie di Rutelli e Chiamparino. Ci sono milioni di elettori del PDmenoelle che verrebbero avere un PDcinquestelle. Con questo apparato affaristico e venduto non hanno alcuna speranza. Il PDmenoelle è l'assicurazione sulla vita di Berlusconi, è arrivato il momento di non rinnovare la polizza".
Le reazioni
Piero Fassino (PD): "Grillo non è iscritto al PD e lo ha attaccato di continuo. La sua candidatura è una boutade un pò provocatoria", e ancora "bisogna vedere se noi accettiamo la sua iscrizione al partito e non penso che si possa accettare. Per correre per la segreteria non basta l'iscrizione. Per me la cosa finisce qua".
Antonio Di Pietro (IDV): "La candidatura di Grillo a segretario del PD è una gran bella notizia. Così anche noi dell'Italia dei Valori potremo avere interlocutori ai quali non fa schifo dialogare con la nostra forza politica, salvo poi cercare voti al momento delle elezioni come pretendono i notabili del PD. Peccato che con una scusa o un'altra la candidatura di Grillo, come la mia delle precedenti primarie, verrà respinta perchè non si deve disturbare il manovratore".
Mario Tullo (PD Liguria): "Spero che sia una delle tante provocazioni alle quali Grillo ormai ci ha abituato, peraltro è anche grazie alla fragilità delle regole che abbiamo che persino Grillo può candidarsi. Intendiamoci, se si presenta ad una sezione del PD e chiede la tessera, non c'è nessun problema a dargliela. E' ovvio che come a qualsiasi iscritto gli verrà richiesta coerenza di comportamenti, a partire da un atto di riflessione rispetto alle critiche a Napolitano", "mi fa piacere che tanti come Grillo citino Enrico Berlinguer come esempio da imitare, ma io nel 1975 ero già segretario della Fgci e ricordo un comizio memorabile con Berlinguer nel 1978 al "Verdi", mi chiedo dove erano in quegli anni tutti quelli che oggi si rifanno a Berlinguer..."

1 commento:

Fabio Pari ha detto...

Sono sempre stato avverso all'integralismo proposto da Grillo e non credo che la sua candidatura alla segreteria del PD sia una cosa positiva per il futuro del partito.
In primis perché il PD non è un contenitore dove chiunque possa confluire in qualsiasi momento, pretendendo di parlare a nome proprio a discapito dell'identità d'insieme (seppur minima) che i militanti (non i vertici, sia chiaro) del partito sono riusciti a costruire dal basso in questi anni.

Condivido molte delle sue iniziative che hanno il loro fulcro nei temi del rispetto della legalità e della salvaguardia dell'ambiente (che oltretutto combaciano con quanto sostenuto da Italia Dei Valori e Verdi, quindi perché non andare da loro?), ma non condivido la sua politica spesso sfociante nell'antipolitica e nel populismo qualunquista (attaccando volentieri il PD , più volte assimilato addirittura al PDL)

Un personaggio che, fino a qualche mese fa , pregava i cittadini di astenersi dal voto, inducendoli a rinunciare ad un diritto/dovere sancito dalla Costituzione, ora dichiara di voler prendere parte a quel sistema da lui stesso criticato. Sembra quasi la "Fattoria degli animali" di Orwell, non trovate?
Inoltre pretendere d'ottenere la segreteria del secondo partito più grande del Paese così, di punto in bianco, mi sembra un comportamento arrivista e del tutto scorretto, a maggior ragione se si considera che la linea politica (politica poi...) di Grillo è lontanissima da quella del Partito Democratico.

Penso che Grillo stia solamente tentando di spaccare il partito e di gettarlo nella confusione, approfittando di un momento difficile della vita di questo progetto.
Io, personalmente, la tessera non gliela darei.

Bon, dovevo dire qualcosa sulla questione perché mi sembrava sbagliato non farlo.



Parlando ora di cose serie la Binetti ha giusto ieri dichiarato:

"Se Ignazio Marino dovesse vincere le primarie del Pd e mantenesse le sue attuali posizioni su molti temi i teodem uscirebbero dal Pd.' Attualmente le posizioni che Marino ha assunto su molti temi sono inconciliabili con le nostre… Ma non vincera', non puo' vincere".

Ho già spiegato in precedenti post (qui e qui) quella che "dovrebbe" (da oggi mi tocca usare il condizionale) essere la mia posizione in vista delle primarie.

Dopo questa dichiarazione, però, potrei drasticamente rivalutarla.

L'occasione, ahimè, è troppo ghiotta.


http://fabiopari.blogspot.com/

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