lunedì 15 giugno 2009

TERNI: POLVERI NELL'ARIA, RIFIUTI NEL TEVERE, LAGHETTI DI VELENI. L'INCHIESTA CHOC DE L'ESPRESSO


Ho letto soltanto oggi lo scioccante articolo de 'L'Espresso' del 18 giugno "L'altra Thyssen. Polveri nell'aria. Rifiuti che finiscono in un affluente del Tevere. Laghetti di veleni. L'acciaieria di Terni nel mirino delle inchieste" di Stefania Maurizi.
L'articolo inizia così: "E' una patina grigia, chiarissima, che si deposita ovunque: la noti accumulata ai margini della strada, ma soprattutto sulla chioma degli alberi, sui tetti delle case, sui cartelli stradali, nei giardini. [...] Tutti sanno da dove viene quella polvere. Vola via dai recinti della Thyssen Krupp di Terni, il polmone d'acciaio del cuore verde d'Italia: nasce dalle montagne di scorie sfornate dalla fabbrica metallurgica più importante d'Italia".
Veniamo a conoscenza che il Procuratore capo Fausto Cardella sta indagando "sui pericoli ambientali che il gigante di acciaio avrebbe provocato. Indagini sulle polveri che si disperdono sulle case del quartiere di Prisciano; sui rifiuti liquidi che finiscono nel fiume Nera, un affluente del Tevere che fino alla cittadina umbra appare aulico; sulla gestione della misteriosa discarica di Vocabolo Valle dove sono stati sepolti anche veleni che non dovevano trovarsi lì e dove il percolato sarebbe stato smaltito in impianti della Thyssen privi di autorizzazioni" ma la cosa più sconvolgente e che fino ad oggi tutti ci avevano tenuta nascosta "la scoperta di un laghetto sotterraneo denso di cromo esavalente, agente cancerogeno pericolosissimo in concentrazioni cento volte superiori al limite. Il tutto a pochi chilometri dalla Cascata delle Marmore e dai suoi paesaggi incantevoli, incastonato della regione delle colline verdi vhe generano ogni anno un miliardo di litri di acqua minerale".
Molto interessante è il paragrafo intitolato "La montagna delle scorie" che inizia "L'ultima inchiesta è in unno ai paradossi italiani" e che riguarda il tracciato della Terni-Rieti che "viene fatto passare dentro la discarica di Vocabolo Valle che da trent'anni inghiotte ogni risma di rifiuti, urbani e industriali". "Si progetta - continua l'articolo - di attraversarla con un tunnel, scavato in mezzo alla montagna delle scorie che da dieci anni si è deciso di bonificare, invano".
"E' proprio scavando l'imbocco sud della galleria che nello scorso aprile è spuntato "il drago": una piscina colma di liquido verde brillante, quasi fantascientifico, lunga 30 metri, larga 15 e profonda più di tre. Millquattrocento metri cubi di veleno, come hanno dimostrato le analisi: acque dense di cromo esavalente, agente cancerogeno ad altissima pericolosità. La concentrazione, dichiara Adriano Rossi dell'Arpa, arrivava "anche a 500 microgrammi al litro", mentre il limite massimo tollerato per le acque di falda è di soli 5 microgrammi".
I lavori sono stati immediatamente bloccati ed è stato necessario variare il progetto aggirando la collina. "La scoperta ha spiazzato tutti: nessuno pensava che ci fossero veleni a quella profondità, perchè i calcoli sulla struttura geologica erano sbagliati".
Insomma una bomba finora sconosciuta alla quasi totalità dei ternani che potrebbe anche influire sulle scelte del prossimo ballottaggio. Anche se non mi sembra che la stampa locale se ne sia accorta...

4 commenti:

LOZOODISIMONA® ha detto...

in via borsi, abbiamo tutte le mattine un dito di polvere gialla sulle piante del balcone...da almeno quattro anni dico a tutti questa cosa..

Anonimo ha detto...

Cambiare colore alla giunta comunale, tendendo al nero, secondo voi sarebbe utile a risolvere questa gravissima faccenda? Bisogna chiedere oggi stesso ai candidati a sindaco impegni precisissimi a riguardo. Paolo

Zogifel ha detto...

Caro Paolo, sono proprio d'accordo con te. Non credo che un'eventuale cambiamento del colore della giunta comunale possa garantire grandi miglioramenti. Sarebbe opportuno che i due sindaci offrissero spiegazioni e assicurassero impegni precisi. Finora, però, questo non è accaduto e credo che non accadrà...

martula ha detto...

Ho contattato Stefania Maurizi (la giornalista che ha scritto l'articolo choc "L'altra Tyssen" sull'Espresso riguardante Terni) ha bisogno dell'aiuto di tutti NOI. Vuole segnalazioni, osservazioni, esperienze personali, foto che riguardino l'argomento..fatela girare è importante per i ternani. scrivete a info@stefaniamaurizi.it con oggetto INCHIESTA

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