Che la situazione fosse difficile lo sapevamo tutti. Dopo un decennio amministrativo come quello che si avvia alla conclusione trovare un candidato che assicuri al centro-sinistra la vittoria alle prossime elezioni amministrative a Terni è un'ardua impresa. La coalizione che, fino all'altro ieri, aveva retto le sorti della città arrivando, alle scorse elezioni, addirittura ad una vittoria quasi pebliscitaria, oggi deve fare i conti con un mutato assetto politico sia nazionale che locale.
Con un Pd nazionale in crisi ed una leadership sempre più instabile, tra ipotesi scissioniste e velleità federaliste, ed un Pdl che, anche a livello locale, sembrerebbe avere trovato, con la candidatura Baldassarre, la strada per una seria e credibile proposta di governo della città, non è certo facile trovare 'la quadra'. Ma nei momenti critici, come sempre è accaduto per la sinistra negli ultimi quindici anni, spunta la ricetta democristiana o vetero-democristiana. Una ricetta in grado di riunire le anime disperse e quelle raminghe. E questo è il caso che sembra profilarsi anche a Terni. Da parecchie settimane i vertici locali, regionali e nazionali del Pd corteggiano Enrico Micheli, ex dirigente Iri, ex ministro, ex segretario alla Presidenza del Consiglio, più volte deputato nelle fila del PPI prima e della Margherita poi.
Il pressing sul 'grande vecchio' della politica ternana è avvenuto e avviene, come ho detto, su più livelli. Dagli incontri con Finocchio e Di Girolamo, a quelli con Veltroni passando per la Presidente della Regione Maria Rita Lorenzetti. Sullo sfondo un sondaggio commissionato all'Ipsos in cui l'unico candidato del centro-sinistra che prevarrebbe, e di misura, sul Prof. Antonio Baldassarre, sarebbe proprio Enrico Micheli con 14 punti di vantaggio (52% Micheli, 38% Baldassarre). Altro importante nodo da sciogliere sarà quello che occupa il centro dello scacchiere politico ternano, quei partiti e quelle liste civiche che, fino ad ora, hanno dichiarato di correre da soli.
Tutto è fermo, almeno apparentemente. Nessuno dei due schieramenti ha ancora ufficializzato alcuna candidatura e non lo farà, secondo me, prima della fine di gennaio. Ci basterà aspettare, quindi, per conoscere meglio la situazione...
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