Da troppo tempo abbiamo chiuso gli occhi di fronte agli scempi che hanno distrutto (e ancora ditruggono) gran parte del nostro patrimonio storico-culturale e di quello paesaggistico. Solo se all'interno della società verranno curati la manutenzione ed il restauro dei Beni Culturali, le testimonianze storico-artistiche potranno sopravvivere.
Nel dopoguerra, dopo le devastazioni dei bombardamenti, la priorità era la ricostruzione. Negli anni '60, '70 e '80, abbiamo assistito alla "cementificazione selvaggia" e alla demolizione di numerose palazzine liberty e decò senza muovere un dito e dire una parola. Oggi è fnalmente arrivato il momento di muoverci. Non possiamo più accettare le demolizioni, i restauri non conservativi, le costruzioni e le ristrutturazioni che, per scopi puramente commerciali, devastano l'intero paesaggio urbano. Non possiamo più accettare che la stessa amministrazione comunale intervenga su edifici storici deturpandoli (esempio visibile, la ristrutturazione con ampliamento della ex casa del custode alla Palazzina ex foresteria della Soc. Terni!!!).
Da qualche giorno, ancora una volta immobili, stiamo assistendo alla demolizione di un pezzo della nostra storia recente. L'ex convento delle Orsoline di Via Nazario Sauro sta per essere completamente demolito.
In quelle scuole dal 1936 sono passate decine di generazioni di ternani.
Tra le persone che ho incrociato in questi giorni molto stupore e molta indignazione. Non si comprende perchè un edificio così importante per la città, ancora in buone condizioni stia per essere completamente distrutto.
Molti i ricordi legati a quell'edificio, anche per chi non vi è mai entrato. Da quelli più frivoli a quelli più seri. Dalla divertente scritta "Quando pozzo m'appallozzo spesso pozzo" ai ricordi degli studenti e delle suore...
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