giovedì 12 gennaio 2012

LA CAMERA SALVA COSENTINO


"Non ringrazio la Lega, ma il Parlamento per un dibattito proficuo e approfondito", "sono vittima di un trattamento ingiusto e di un'aggressione mediatica, politica e in parte giudiziaria". Sono queste le parole di Nicola Cosentino, deputato Pdl accusato di pesanti collusioni con il crimine organizzato, a commento del voto dell'aula di Montecitorio che ha negato l'autorizzazione al suo arresto.
Il risultato finale della votazione a scrutinio segreto è di 309 contrari e 298 favorevoli.
Secondo le dichiarazioni di voto dovrebbero avere espresso voto contrario all'arresto i 204 parlamentari del Pdl, i 21 di Popolo e territorio, i 6 radicali e almeno 24 del gruppo misto vicini al Pdl (tot. 255). Favorevoli, invece, i 204 deputati Pd, i 22 di Fli, i 21 dell'Idv, i 36 dell'Udc, i 7 dell'Api, i 2 dell'Api, i 3 liberaldemocratici e due deputati del gruppo misto vicini al centrosinistra (tot. 297). 
Da questa ricostruzione, dunque, determinante risulterebbe il voto leghista con i suoi 56 deputati. Nuovamente sconfitta la linea di Maroni che dichiara: "In ogni caso il voto è segreto. Non siamo in grado di verificare".

In mattinata Nicola Cosentino aveva avuto modo di difendersi anche su Canale5, dichiarando a Maurizio Belpietro: "Berlusconi mi ha detto di stare sereno, io gli ho detto che sono sereno e tranquillo. Male non ne ho mai fatto, paura non ho". Relativamente alle accuse: "sono tutte fantasie costruite da certa stampa. In un comune piccolo ci sono parentele tra tutti. Ma io non ho alcuna parentela diretta con nessuno. Sono sempre stato all'opposizione e non ho mai potuto favorire interessi criminali". E ancora: "Contro di me è stata fatta una forzatura enorme. Sono accusato solo da una parte che non mi ha nemmeno voluto interrogare per molto tempo. Vorrei essere giudicato almeno in primo grado prima di andare in carcere". 

Le reazioni:
  • Silvio Berlusconi, Pdl: "Ero convinto che questa sarebbe stata la decisione del Parlamento che non poteva rinunciare alla tutela di se stesso. E' una decisione assolutamente giusta, in linea con la Costituzione. Il processo continuerà regolarmente e senza intoppi e il parlamentare lo affronterà da uomo libero come è giusto che sia";
  • Pier Luigi Bersani, Pd: "ora sta alla Lega spiegare il risultato";
  • Rosy Bindi, Pd: "Dal punto di vista numerico i Radicali sono stati determinanti", "non posso che sottolineare ancora una volta la scorrettezza del loro comportamento";
  • Nichi Vendola, Sel: "Mi vergogno, è la prova che la legge non è uguale per tutti";
  • Angelo Bonelli, Verdi: "Con il voto di oggi il Parlamento ha sancito che la legge non è uguale per tutti e che per i potenti non valgono le stesse regole che valgono per i cittadini. Il voto che salva Cosentino dall'arresto è un colpo fortissimo alla democrazia, alla giustiza e demolisce ogni residuo di fiducia dei cittadini nel Parlamento";
  • Maurizio Paniz, Pdl: "Non c'è una sola ragione obiettiva per la quale Cosentino debba essere arrestato";



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