Un suggestivo scorcio della città di Trevi |
"Il Tar accoglie il ricorso presentato dall'avvocato Fabio Massimo Sebastiani definitivamente pronunciandosi, e per effetto annulla le operazioni delle elezioni comunali del 15 e 16 maggio iumpugnate, nonché il verbale di proclamazione degli eletti alla carica di sindaco e consiglieri. Ordina che la presente sentenza venga eseguita immediatamente dall'autorità amministrativa".
Per Sebastiani "non si tratta di un'udienza sospensiva. Il che significa che ora il consiglio comunale trevano si scioglierà subito, arriverà il commissario prefettizio e saranno indette nuove elezioni. Presumibilmente a maggio. Nel frattempo sarà il commissario a dirigere il Comune, nell'attesa che il consiglio di Stato, a cui ricorrerà il centrosinistra, si pronunci".
La causa dell'annullamento delle recentissime elezioni comunali sarebbe, come ha spiegato lo stesso legale, "nel fatto che alcuni stranieri comunitari non potevano essere ammessi al voto perché non inseriti nelle liste nei termini previsti dalla legge". Sarebbero 35 questi voti e proprio questi avrebbero pregiudicato le elezioni.
I vertici provinciali del PdL hanno espresso soddisfazione: "Il Tar dell'Umbria - si legge in una nota congiunta di Lignani Marchesani e Monni - accoglie il ricorso del centrodestra e apre nuovi scenari nel Comune di Trevi. La magistratura ha ritenuto fondate le eccezioni giuridiche relative all'ammissione al voto di soggetti aventi diritto solo su specifica richiesta ed entro una determinata data, ritenendo possibile un differente esito del voto in caso di modifica del corpo elettorale. Con l'annullamento delle elezioni - concludono - si dovrebbe andare allo scioglimento del consiglio comunale, alla nomina di un commissario e all'indizione di nuove elezioni".
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