mercoledì 5 agosto 2009

LA LEGA VUOLE ANCHE LE BANDIERE E GLI INNI REGIONALI


Federico Bricolo, presidente dei senatori della Lega Nord, ha annunciato una proposta di legge costituzionale per inserire un comma nell'art. 12 della Costituzione che riconosca i simboli identitari di ciascuna Regione: bandiere e inni regionali.

"L'articolo 12, comma 1, della Costituzione riconosce quale simbolo della Repubblica italiana il tricolore. Nei principi fondamentali della Costituzione non è, viceversa, incluso alcun riconoscimento ufficiale dei simboli identitati che contraddistinguono le Regioni. Tale lacuna si rende, ad oggi, inammissibile, alla luce della sostanziale valorizzazione del ruolo politico ed istituzionale delle Regioni realizzata dalle più recenti forme costituzionali. L'estensione dell'ambito materiale della competenza normativa regionale ha, infatti, trasformato la Regione in un ente territoriale dotato di una piena autonomia politica, favorendone così in ultima istanza il rapporto diretto con i cittadini".

La spiegazione dell'esponente del Carroccio fa derivare la necessità di tale riforma costituzionale dal "ripensamento dell'assetto territoriale dello Stato in ambito interno ed a livello sovrannazionale", quindi "è più che mai necessario recuperare i simboli identitari che, contraddistinguendo ciascuna realtà regionale, contribuiscono ad alimentare quel legame dei cittadini con il territorio che è presupposto indispensabile di qualsiasi riforma federale dell'ordinamento".


Le reazioni

Daniele Capezzone, portavoce della Pdl: "un pesce d'aprile fuori stagione", "in un Parlamento composto da quasi mille persone il 'festival' delle proposte di legge quantomento stravaganti non chiude mai. Ma, andando alla sostanza, va ricordato che la Lega ha avuto in questi mesi un comportamento serio e responsabile, votando con noi quando si è trattato di intervenire in aiuto di Roma, di Palermo e di Catania. Si può tranquillamente affermare che la Lega ha fatto per l'unità d'Italia più di quanto non abbiano fatto tanti cantori dell'unità d'Italia responsabili dello sfascio dei bilanci di molti enti locali".


Partito dei Comunisti Italiani: "Ormai è chiaro: la Lega gioca allo sfascio. La proposta di legge costituzionale per inserire un comma nell'articolo 12 della Costituzione che riconosca i simboli identitari di ciascuna Regione è la ciliegina sulla torta del disegno politico per cui la Lega è nata e si è sviluppata: la divisione dell'Italia e la secessione. Il percorso è chiaro: federalismo fiscale, richiesta di gabbie salariali, antimeridionalismo e nuova identità federalista del Paese. Con questi signori al governo, al peggio non c'è mai fine: chiediamo alle persone realmente democratiche, che considerano l'unità d'Italia un valore fondante, di prendere le distanze da questo cammino micidiale che la Lega vuole imporre alla nostra Carta costituzionale e al Paese intero".


Francesco Storace, La Destra: "Spero che finisca presto l'estate e che finisca questo dibattito sotto l'ombrellone alimentato dalle continue provocazioni della Lega. Sono stupito che l'ennesima provocazione arrivi addirittura da un capogruppo. Già questo Paese è così disgregato e vorrei che anche la Lega tenesse un pò più all'unità d'Italia".


Dario Franceschini, Pd: "Di fronte ad un Paese che aspetta scelte di fondo strutturali per affrontare e superare la crisi e a milioni di italiani e decine di migliaia di imprese che aspettano risposte per affrontare l'emergenza perchè non ce la fanno più a vivere, loro si occupano delle bandiere regionali da mettere di fianco a quella nazionale. La smettano di perdere tempo e di prendere in giro gli italiani".

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