Che i democratici italiani siano ormai impazziti dopo la vittoria di Obama lo sapevo. Anche i politici nazionali parlano della vittoria come se fosse un pò anche la loro, come se avessero in parte contribuito o come se si sentissero parte di un ingranaggio compleso, parte di un tutto, di una comunità. Terni non è rimasta immune da tale nuova moda. Ormai si disute su chi è stato obamiano per primo, su chi è più obamiano di un'altro quasi a voler dimenticare il 'buonismo' e il 'veltronismo'. Oggi però si è un pò esagerato. Apro il giornale e leggo che Claudio Torcolacci paragona il Ditt a Obama e dichiara: Il turismo a Terni "Yes, we can".
Vorrei sapere dal Presidente del Distretto turistico integrato della Provincia di Terni qual'è il legame tra il Ditt e Obama. A tanti democratici intransigenti potrebbe anche sembrare blasfemo utilizzare il nuovo grande leader per scopi meramente commerciali.
Vorrei sapere dal Presidente del Distretto turistico integrato della Provincia di Terni qual'è il legame tra il Ditt e Obama. A tanti democratici intransigenti potrebbe anche sembrare blasfemo utilizzare il nuovo grande leader per scopi meramente commerciali.
2 commenti:
davvero un bel post...compimenti! anch'io sono d'accordo con te, la sinistra ha ormai fatto sua la vittoria di Obama che di suo non ha particamente nulla. Non sarò il primo a dirlo, ma la sinistra italiana non ha nulla in comune con quella americana, soprattutto nei suoi uomini chiave.
Ciao, sono più che daccordo con quello che hai scritto: Obama è stato subito cavalcato e messo come una sorta di etichetta su tutto. Il Pdi su molti aspetti si è mostrato ancora una volta patetico in questo. Ma questo fenomeno si è rivelato (banalmente), in maniera ancor più marcata nella nostra ultra-provinciale Terni. Personalmente ho avuto la sfortuna di conoscere direttamente e indirettamente molti personaggi politici e presidenti di cooperative/associazioni che definisco prettamente squallidi, viscidi e pronti a cavalcare slogan e ideali solo di facciata.
Senza distinzione di colore (se ancora esistono colori), questa gente è la rovina della nostra città.
Con luckigno non mi trovo daccordo sul concetto di Sinistra.
A mio modo di vedere la sinistra in Italia non è certo rappresentata e sostenuta dal Pdi. Mi sembra più che palese.
E personalmente mi da fastidio sentir ancora parlare di Sinistra radicale o estremista, usando tali appellativi solo a fin di renderla un qualcosa di negativo.
Quel poco di sinistra che oggi ancora fievolmente aleggia, è rappresentato fuori dal parlamento...da un numero sempre crescente di partitini (Rifondazione, Com. Italiani, Verdi, Sinistra Democratica..).
Posta un commento