"La lotta alla criminalita la fanno polizia, magistratura, imprenditori che sono in prima linea ma non sulle prime pagine dei giornali", questa è la dichiarazione del 17/10/2008 del Ministro degli Interni Roberto Maroni, smentita successivamente.
I fraintendimenti, su argomenti di così grande importanza per la vita di una nazione come la nostra, non possono essere accettati. Tutti insieme dovremmo difendere Saviano che, non dimentichiamo, è stato minacciato di morte dalla camorra proprio per avere scritto il libro 'Gomorra' e per essere finito sulle prime pagine dei giornali. Il nodo cruciale è questo. Non è possibile sconfiggere la camorra o la criminalità organizzata in genere soltanto con la polizia, con la magistratura e con gli imprenditori. C'è bisogno, oltre alla loro importantissima e fondamentale azione, di sviluppare sempre di più nell'opinione pubblica una coscienza civile. C'è anche bisogno che tutti sappiano e che l'attenzione su tali fenomeni sia sempre più 'attiva'.
Tutti insieme dovremmo ringraziare Saviano per il libro che ha scritto e nessuno, tantomeno un Ministro, dovrebbe con tale leggerezza affrontare un dibattito così delicato.
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