giovedì 11 settembre 2008

LA FINE DELLA SCUOLA IN ITALIA

Da almeno quindici anni, i ministri dell'istruzione succedutisi nei vari governi, hanno annunciato continue riforme e successive contro-riforme. Riforme e contro-riforme praticamente inutili che hanno generato (e continuano a generare) incertezza alimentando un profondo senso di disagio del corpo docente, degli studenti e dei genitori.
Proprio oggi stavo leggendo un articolo inquietante di Alberto Alesina (docente alla Harvard University dpartment of economics). Dopo una piccola introduzione ironica sullo "zelo riformatore straordinario" dei ministri dell'istruzione italiani, il docente di Harvard ha iniziato con una serie di deliranti considerazioni che ora Vi elenco:
  • "riforma della scuola o dell'università" [...] "senza licenziare un incapace o migliorare la qualità dell'educazione del nostro Paese";
  • "i cardini del problema: il decadimento della meritocrazia, frutto dell'onda lunga del '68" [...];
  • "la scuola, insomma, come welfare per giovani laureati";
  • "il divario nel costo della vita tra Milano e la Calabria supera il 30%";
  • "a queste valutazioni devono seguire conseguenze, premi per i migliori e penalizzazioni per i peggiori";
  • "scegliere i migliori insegnanti e le migliori didattiche";
  • "[...] più autonomia ai presidi di assumere gli insegnanti migliori".

Lascio a voi le valutazioni politiche ricordandoVi che il Prof. Alesina conclude l'articolo con i migliori auguri al Ministro Gelmini, voglio però sottolineare che:

  • l'autonomia didattica dell'insegnante è uno degli elementi costituivi del nostro ordinamento scolastico e nasce nel dopoguerra, non si inquadra dunque nel "decadimento della meritocrazia, frutto dell'onda lunga del '68". Frasi del tipo "scegliere i migliori insegnanti e le migliori didattiche" mi fanno rabbrividire;
  • la scuola è tutt'altro che un welfare per i giovani laureati. Il Prof. Alesina dovrebbe spiegarmi cosa faranno le migliaia di giovani che hanno immaginato di divenire insegnanti e che ora si ritrovano (assieme ai laureati che hanno iniziato la Ssis - Scuole di specializzazione per l'insegnamento secondario) senza la possibilità di farlo;
  • cosa c'entra il divario del costo della vita tra Milano e la Calabria. Bisognerebbe ricordare al Professore i dibattiti che per anni hanno intrattenuto l'opinione pubblica fino alla loro eliminazione;

Mi dispiace ma sono sempre più amareggiato, lascio a Voi ogni ulteriore commento...

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