venerdì 26 settembre 2008

IL MISTERO DEGLI STUDENTI SCOMPARSI

Da qualche mese mi sono giunte voci su una possibile "razionalizzazione" dei corsi di laurea di tutte le facoltà del Polo Scientifico Didattico di Terni, sembrava addirittura che dovesse chudere la Facoltà di Medicina. Pronte furono le reazioni del mondo politico, in particolare quella del Sindaco Raffaelli che, con una nota del 24/06/2008 (http://www.comune.terni.it/comunicato_stampa.php?id=33423&pagina=1), affermava: "Se mettiamo insieme un sistema universitario ternano qualificato e attrattivo che vede ormai la presenza di 6 facoltà e 16 corsi di laurea (con il recupero faticoso ma importante del corso in Mediazione Linguistica), con i suoi due poli di eccellenza a Colle Obito in campo medico e a Pentima nel campo delle tecnologie innovative, il grande cantiere per la Terni-Rieti e quello, decisivo per il completamento e la ricucitura del tessuto urbano e per la qualificazione dei servizi cittadini, in forte avanzamento nell’area strategica di Corso del Popolo, ne esce un quadro di una città in fase di crescita e di movimento proiettato nel futuro, altro che declino!".
La situazione sembrave essersi quindi risolta in una sostanziale rimozione del problema ma improvvisamente, proprio ieri, il Giornale dell'Umbria pubblica due articoli che sollevano un polverone. Il primo intitolato "Medicina, studenti in fuga da Terni" (Il Giornale dell'Umbria del 25/09/2008 pg. 37 - di Federica Liberotti) ed il secondo, più breve, intitolato "Polo didattico, rivoluzione in vista" (Il Giornale dell'Umbria del 25/09/2008 pg. 37 - senza firma).
Oggi le solite reazioni del mondo politico, non molto differenti da quelle passate. Intervengono nel dibattito il Sindaco Raffaelli e l'assessore Nardini che fondamentalmente dichiarano che non c'è niente da preoccuparsi: "i dati veri delle iscrizioni al Polo universitario ternano provvederà a diffonderli l’Università stessa, facendo giustizia degli allarmismi che servono solo – indipendentemente dalle intenzioni – a dare man forte a chi l’esperienza universitaria ternana l’ha sempre vista come il fumo negli occhi, sognando un Ateneo perugino ben fortificato dentro le mura etrusche dell’Acropoli. In questo momento, parlare di “fuga degli iscritti dalla Facoltà di Medicina di Terni"" e ancora "Fatico a capire chi debba essere il beneficiario di una simile operazione: Viterbo e l’Università della Tuscia? Perugia? Gli improbabili decentramenti della Sapienza nell’Alto Lazio? E’ troppo un richiamo al senso di responsabilità, prima ancora che alla professionalità?" (comuncato stampa del Sindaco Raffaelli del 26/09/2008 http://www.comune.terni.it/comunicato_stampa.php?id=33607&pagina=1).
Dalle dichiarazioni del Sindaco quindi si evince che la fuga di studenti dalla facoltà di Medicina di Terni a quella di Perugia è solo una falsità diffusa da Viterbo, dall'Università della Tuscia (mah!!!).
Il coordinatore del corso di laurea in Medicina di Terni, Professor Mario Rende, sembrerebbe di diverso avviso: "Effettivamente c'è stato un aumento di richieste di trasferimento rispetto agli anni passati, anche se per ora non mi sento di farne un problema" (da Il Giornale dell'Umbria del 25/09/2008 dell'articolo citato). Per capirci meglio analizziamo i numeri: su sessantasei studenti totali una ventina hanno richiesto il trasferimento, quasi un terzo!!!
Allora mi domando, questi studenti sono scomparsi veramente oppure no? A voi la palla...

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